Un progetto, finanziato dalla Regione Lazio attraverso il Fse, per la formazione di giovani con disabilità cognitive. Obiettivo, la produzione di biscotti per cani e la creazione di un’impresa. A promuoverlo, l’associazione “Ylenia e gli amici speciali”: dove le diversità fanno la differenza
Chi sono i “Mastri biscottai”? Cosa fa l’associazione “Ylenia e gli amici speciali” (YAS). Queste sono le domande che mi sono posto quando mi è stata segnalata l’opportunità di articolo intervista su una bella realtà associativa che sta lavorando ad un progetto di start-up d’impresa sociale. Le prime risposte, come ormai è d’uopo, le ho ricavate dal web. Il sito dell’associazione e il suo profilo Facebook mi raccontano di un’attività ultradecennale di animazione sociale e cultura rivolta a giovani con disabilità cognitive: musica, teatro, visite a siti archeologici, gite e viaggi. Fin qui nulla di eccezionale. Sono molte, anche se mai abbastanza, le realtà che sviluppano questo tipo di attività sul territorio. La storia si fa più intrigante quando passo a leggere i tanti articoli pubblicati sulla presentazione ufficiale del progetto, il 7 marzo di quest’anno, ed la sua pagina Facebook.
Si tratta di un progetto di formazione finalizzato alla creazione d’impresa che coinvolge un gruppo di giovani tra i 18 ed i 35 anni con disabilità cognitive, finanziato dalla Regione Lazio attraverso il Fondo Sociale Europeo. Il progetto è realizzato dall’ATS (Associazione Temporanea di Scopo, la forma giuridica scelta per unire i vari soggetti coinvolti nel progetto) MASTRI BISCOTTAI CRESCONO, di cui capofila è YAS e a cui partecipano L’Organizzazione di Volontaria con Gli Altri, Pomerium Onlus e la Cooperativa Sociale Percorsi Zebrati. La curiosità si fa ancora più forte. Il fare impresa è, infatti, già di per sé stesso un’impresa. Quindi, come conciliarlo con la disabilità cognitiva?
Per scoprirlo, telefono a Silvana Giovannini, presidente di “Ylenia e gli amici speciali”, per fissare un appuntamento. Una lunga ed interessante chiacchierata sull’associazione e sul progetto, poi mi dice “allora, vieni martedì che c’è la riunione del reparto marketing…”. Sì, avete letto bene, marketing, cui si aggiungono i reparti produzione (in questo caso la cucina) e magazzino (logistica), che sono le tre gambe “tradizionali” del ciclo di produzione di ogni azienda che si rispetti. Il progetto, in cui sono inseriti 19 beneficiari, ha l’obbiettivo di creare una linea di produzione di biscotti premio per cani – gusti tonno, menta e prezzemolo e banana – individuata attraverso la collaborazione con l’Ordine provinciale di Roma dei veterinari, anche nutrizionisti, elaborata con l’assistenza di Chef dell’Istituto Alberghiero di Tor Carbone, che ci ospita, con cui è in rapporto da anni con Gli Altri, partner di YAS da anni. La produzione è realizzata con ingredienti “Human Grade”, ovvero adatti al consumo umano.
Io sono socio di una cooperativa sociale d’inclusione lavorativa, in cui sono inserite persone con disabilità cognitive, e raramente ragioniamo d’impresa veramente in questi termini: sono schemi che utilizziamo meccanicamente senza approfondirli, come sarebbe invece utile. In più, mi occupo proprio di comunicazione e marketing. Naturale che un progetto come questo m’incuriosisca sul piano professionale oltre che su quello puramente professionale.
Vado all’appuntamento. Mi accoglie Silvana. Sento che in una stanza è in atto un’intensa discussione. “La riunione del reparto marketing”, mi dice, quasi ammiccando, la mia ospite. Mi sento un po’ in imbarazzo ad interrompere una riunione tanto partecipata. Lo scambio, però, non s’interrompe neppure quando entro nel salottino dove si svolge. Mi guardo intorno e mi rendo conto che mi trovo, a tutti gli effetti, in ufficio marketing. Alle pareti slogan, diagrammi, tabelle, prototipi di packaging. Attorno al tavolo una decina di persone. Sono i giovani coinvolti nel progetto. Dopo le presentazioni di rito saprò che sono Constanza, Valerio, Luca C., Luca V. , Alessandro ed Edoardo. Con loro due tutor, Giulia Marchetti e Stefano Pirrotta, psicologi specializzati in comunicazione e marketing, che moderano la discussione, Sì, perché la discussione creativa scaturisce direttamente dai partecipanti. Senza filtro. Qualcuno si accorge della mia presenza. Avevano avvertito che sarebbe arrivato un giornalista. Un silenzio improvviso, poi tutti gli sguardi rivolti verso me. Nel silenzio, una domanda spiazzante: “Dov’è la telecamera”. In effetti, avevo pensato a portarmela. Ho la macchina fotografica ed il registratore, ma per usare la telecamera avrei proprio dovuto far firmare le liberatorie. Me la cavo dicendo “Beh, sono qui per assistere alla vostra riunione e fare un’intervista a Silvana. Magari, più in là, la prossima volta porto anche la telecamera”. Scorgo negli sguardi un po’ di delusione, i 15 minuti di notorietà sono un’esca per tutti, ma è un solo un momento. Subito parte una fila di domande che mi fa sentire di essere io l’intervistato. Una volta rotto il ghiaccio, sono loro a spiegarmi il progetto, la “vision”, la “mission”, la politica di brand e di prodotto, i canali di comunicazione e marketing.
Se, prima, potevo aver avuto qualche dubbio, adesso, a mano a mano che la presentazione del progetto procede, ho, invece, la crescente certezza di trovarmi di fronte a qualcosa in fieri, in formazione, non solo molto bella e coinvolgente, ma anche maledettamente seria. La riunione del reparto marketing finisce e i suoi esuberanti partecipanti se ne vanno. Non prima, però, di aver scambiato ancora qualche chiacchiera con me, per capire meglio chi sono e cosa faccio. Siamo ai saluti. Resto, infine, solo con Silvana, di fronte a qualche confezione di biscotti per la mia cagnolina Betty e ad altri prodotti del progetto. Voglio capirne di più e meglio dell’associazione e del progetto. Lo faremo con un’intervista a Silvana Giovannini, che pubblicheremo presto. Già adesso, però, ho la certezza di essermi imbattuto in un progetto bello e innovativo. Sentiremo presto parlare dei “Mastri Biscottai” e dei loro ottimi prodotti, anche grazie all’interesse di Betty, a cui i biscottini piacciono davvero tanto, e dei nostri amici a quattro zampe.
Se volete saperne di più, ecco un’intervista a Silvana Giovannini, dell’associazione “Ylenia e gli Amici Speciali”, Presidente dell’Ats “Mastri Biscottai Crescono”