Le riforme del governo inglese sul terzo settore
La rivista inglese Third Sector, e in Italia la rivista www.vita.it presenta il progetto di legge del governo inglese guidato da David Cameron dal 2010 che mira a rendere appetibili gli investimenti nelle imprese sociali, permettendo il recupero fino al 30% del capitale investito. E anche se mancano i dettagli, il terzo settore saluta con soddisfazione un passo concreto e coraggioso.
Mentre la maggior parte dei paesi europei è alle prese con deficit e austerity, e conseguenti aumenti della tassazione, in Gran Bretagna il governo – che pure non è esente da questi grattacapi – ha annunciato una svolta nella politica fiscale: sono in arrivo infatti nuovi sgravi e agevolazioni per chi decide di investire nel sociale.
Sgravi fiscali per gli investitori
Molte le riforme contenute nell’Autumn Statement, il documento di programmazione finanziaria, che riguardano il sociale e il terzo settore: verranno introdotti sgravi fiscali che possano rendere le imprese sociali “più appetibili” per gli investitori. In particolare, il documento afferma che “verranno sostenuti gli investimenti indiretti nel sociale attraverso nuove regole da applicare alla tassazione delle aziende che perseguono gli interessi della comunità”.
Le nuove misure, che dovrebbero entrare in vigore il prossimo aprile 2014, verranno maggiormente dettagliate in una bozza legislativa che sarà presentata a gennaio. Gli investimenti in charities, imprese sociali e “aziende che perseguono gli interessi della comunità” godranno degli stessi benefici fiscali previsti nell’Enterprise Investment Scheme ovvero il recupero del 30% delle somme investite.
Il dibattito sulle regole
Subito si è aperta una discussione, dentro e fuori dal Parlamento inglese sul provvedimento; secondo alcuni infatti sarebbero esclusi i social bond, mentre secondo altri le charities in cui investire per godere dei nuovi benefici dovranno avere dimensioni precise e una governance particolarmente solida e strutturata; secondo altri, le cooperative non rientrerebbero nel nuovo schema.
“Siamo ottimisti e pensiamo che il governo stia preparando un deciso passo in avanti per favorire gli investimenti sociali”, è invece il parere dell’ amministratore delegato di Big Society Capital che è un importante fondo per l’impact investment a cui il governo britannico ha destinato per legge i depositi dei conti “dormienti”. E in Italia quando si aprirà un dibattito simile nel Parlamento?