Le attese per il 2014
Da almeno due anni in Italia si parla di Agenda Digitale.
Ora che un nuovo anno si chiude, il nostro Paese ha importanti sfide digitali, rinnovo di infrastrutture fisiche e digitali, dopo anni in cui queste sfide non sono state nemmeno tentate. E quindi al via, dal 2014, allo sviluppo delle nuove reti a banda larga fissa e mobile e alla realizzazione dei tre progetti del Commissario all’Agenda Italia Digitale: Anagrafe nazionale della popolazione residente, fatturazione elettronica, identità digitale.
I ritardi da colmare
Il rapporto sullo stato della banda larga in registra che dopo la forte crescita negli anni 2008-2010, c’è un pesante rallentamento nei tassi di crescita della connessione delle abitazioni alla banda larga: il 53% della popolazione usa Internet regolarmente (media UE 70%), il 37% non lo ha mai usato (era il 38% nel 2011). Dunque, non solo il nostro Paese è in ritardo ma non si è neppure invertita la tendenza negativa, con una minoranza di esclusi da internet troppo ampia. Tra l’altro, solo il 4% delle aziende vende online (media UE 15%), la copertura ultrabroadband 30-100 Megabit è sul 14% della popolazione (ultimi nella UE).
Le prospettive di sviluppo
Ma il panorama si sta rasserenando. Secondo l’Osservatorio Banda Larga nel 2013 c’è stato un forte rilancio degli investimenti in infrastrutture di nuova generazione, fisse e mobili, da parte dei tre più grandi gestori di telefonia operanti in Italia. Per il 2014 dovremmo arrivare al 25% e poi al 50% nel 2016 della copertura massima chiamata appunto ultrabroadband. A questo si somma la copertura Lte, che già ora è sul 50% della popolazione. Sempre nel nuovo anno, dovrebbe entrare a regime la fatturazione elettronica per la Pubblica Amministrazione centrale, mentre per quella locale è prevista la data di giugno 2015. L’Anagrafe digitale sarà attiva da giugno 2015. E’, infine, imminente il decreto attuativo per portare avanti l’identità digitale, che darà a tutti i cittadini la possibilità di accedere, in modo sicuro e un account unico, a vari servizi pubblici e privati. La rivoluzione digitale italiana stavolta sembra davvero vicina.