Il social network per eccellenza compie 10 anni (e guarda al futuro)
Facebook, quando fu lanciato, il 4 febbraio del 2004, era solo la replica web, progettata per l’università di Harward, del tradizionale year book – annuario – dei licei e dei college americani, con le foto dei professori e degli alunni, e all’inizio vi erano iscritte poche centinaia di persone.
Allargato successivamente ad altre università, quindi ai licei e, infine, a chiunque avesse più di 13 anni di età, Facebook, quando se ne sente parlare in Italia, tra il 2006 ed il 2007, prima del boom del 2008, è ormai un caso: tra i 10 siti più visitati al mondo e con centinaia di milioni d’iscritti.
Oggi ha abbondantemente superato il miliardo di utenti, circa il 17% della popolazione mondiale, ed è il sito più visitato al mondo, prima di Google nelle classifiche.
Quotato in borsa dal 2012 , disponibile in 70 lingue e con app per tablet e smartphone, è il fenomeno più rilevante del web 2.0, che quando nacque “the big f”, come interazione tra gli internauti si limitava ancora a blog, forum, e che oggi ci vede riuniti in community on line basate su dinamiche virtuali.
Una crescita impetuosa, simile a quella di un virus tanto che i ricercatori dell’università di Princeton l’hanno paragonata a quella di un’epidemia virale – il che significa, detto in soldoni, una rapida crescita esponenziale, un picco ed una rapidissima caduta – decretandone la fine del “contagio” entro i prossimi 4 anni.
Aldilà dei pronostici, prontamente smentiti dal suo creatore Mark Zuckenberg, “the social network”, nato per mantenere in contatto chi 10 anni fa aveva tra i 20 e i 30 anni, è, anche se virtualmente, il nostro modo di restare in contatto con gli altri e di comunicare.
Se all’inizio FB era uno strumento, infatti, per rimanere in contatto con gli amici dell’Università, oggi è sempre più una piattaforma attraverso cui, anche i nativi non digitali, riescono a ritrovare vecchi amici, a creare e curare nuove relazioni e a condividere informazioni su se stessi e sulla propria vita. E non solo questo.