Decurtate le risorse destinate ai più deboli
Chi lavora nel settore dell’assistenza alle persone disabili, svolge senza dubbio un lavoro utile alla società, perché aiuta chi si trova in condizione di svantaggio a vivere una vita il più possibile normale e solleva chi gli sta vicino da gravose incombenze. Invece, mentre si continua ad investire denaro in opere e attività che sono utili per pochi e dannose per molti, vengono tagliate le risorse destinate ai più deboli. Con un decreto legge dello scorso gennaio, il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali destinato all’assistenza alle persone e alle famiglie, è stato decurtato di ben 19 milioni.
La protesta delle Regioni
Ma le Regioni non ci stanno. Già il 6 febbraio, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha prodotto un documento nel quale denuncia il taglio del 5% al “già più volte depauperato fondo … (omissis) … in un momento così pesante per l’economia italiana che vede aumentare quotidianamente la povertà ed il disagio delle famiglie con una domanda crescente di aiuti assistenziali”.Particolarmente duro il giudizio del Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota: “L’incapacità del governo centrale a dare risposte è sotto gli occhi di tutti”.
Precise richieste al Governo
Due settimane dopo la Conferenza delle Regioni si è riunita di nuovo e, nella relazione finale, ha individuato prima di tutto alcuni Obiettivi di Servizio: in particolare si punta a favorire la permanenza a domicilio dei disabili e degli anziani e a introdurre nuove misure di sostegno al reddito dei soggetti più svantaggiati e alla prima infanzia. Inoltre si richiede al Governo di promuovere delle iniziative che facilitino i disoccupati, i giovani, i portatori di disagio sociale sia nella ricerca di un lavoro, che di un alloggio. Perché tali obiettivi possano trovare realizzazione concreta, le Regioni hanno chiesto al Governo di restituire al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali la cifra decurtata con il decreto di gennaio, e di stabilizzare tale Fondo almeno sui 520 milioni di Euro. L’assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi, ha ritenuto utile far presente al nuovo Governo che “Regioni e Comuni fanno fronte praticamente da sole alla povertà nel nostro paese”.