I dati sui servizi all’infanzia contenuti nel Rapporto Istat
Secondo i dati raccolti dal Rapporto Noi Italia di Istat, nel 2011 il 55,1% dei comuni italiani ha attivato almeno un servizio per l’infanzia, il 16,7% in più rispetto al 2004 ma in calo dell’1,1% rispetto al 2009. La diffusione sul territorio degli asili nido, ricorda l’Istat, rappresenta una componente essenziale nell’attuazione delle politiche volte alla conciliazione degli impegni casa-lavoro.
La situazione in Italia
Nel 2011 il 63,9% delle Regioni del Centro-Nord possedeva strutture comunali o almeno erogava contributi per i servizi privati. Un dato in tetto contrasto con quello del Mezzogiorno, fermo al 36,4%. Il top è rappresentato dal Friuli Venezia Giulia, dove tutti i comuni offrono servizi per la prima infanzia. Seguono la Valle d’Aosta con l’89,2% e la provincia autonoma di Trento con l’87,6%.
Basta l’esempio di Calabria e Molise per far capire la scarsa capacità dei comuni del Mezzogiorno nell’offrire questo tipo di servizi. La prima infatti presenta un numero pari al 13,2%, in calo rispetto al 16,4% dell’anno precedente. In Molise invece la percentuale si attesta al 22,8%, in questo caso in crescita rispetto al 2010, quando il dato dei comuni che offrivano adeguati servizi all’infanzia erano solo l’11,8% del totale.
La Basilicata presenta invece un dato pari al 33,6%, la Sardegna 31,3%, il Lazio 31,2%.
La media nazionale dei bambini di età 0-2 che fruisce di servizi per la prima infanzia comunali o finanziati dai essi è passata dall’11,4% del 2004 al 13,5% del 2011. Percentuale ben più bassa nel Mezzogiorno, dove si è passati dal 4,4% del 2004 al 5% del 2011. Al Centro-Nord il dato si attesta invece al 17,9%.
Emilia Romagna, regione più virtuosa
La Regione più virtuosa risulta essere l’Emilia Romagna con il 26,5% mentre e peggiori sono Calabria e Campania con appena il 2,5% ed il 2,8%.
Al Centro-Nord i bambini iscritti all’asilo nido sono il 15,8% del totale degli infanti di età compresa tra gli zero ed i due anni. Al Sud il dato si attesta al 4,3%.