Il contributo delle famiglie alla spesa sanitaria
Quella italiana è una spesa sanitaria pubblica che, con i suoi 111 miliardi di euro (ovvero il 7,1% del Pil), è decisamente più contenuta rispetto alle medie europee. Questo è uno degli aspetti principali che emerge dalla lettura del rapporto Noi Italia 2014 dell’Istat. Complessivamente, la spesa sanitaria è pari all’8,9% del Pil: il 7,1% a carico del settore pubblico e l’1,8% delle famiglie, che contribuiscono – a modo loro – diversamente: 949 euro per i nuclei familiari del Mezzogiorno e 1.222 euro per quelli del Centro-Nord.
I dati Istat
“Il contributo delle famiglie alla spesa sanitaria complessiva (pari al 20,6%, ndr) – osserva l’Istat – risulta in calo (di oltre 2%, ndr) tra il 2001 e il 2011”. Tutto questo nonostante la spesa complessiva sia cresciuta di oltre un punto percentuale nello stesso periodo. “Questo incremento – rileva chi ha stilato il rapporto – è stato quindi interamente finanziato attraverso un aumento della spesa pubblica”.
La maggiore partecipazione delle famiglie alla spesa sanitaria totale si registra in Friuli-Venezia Giulia (28,1%), seguita da Emilia-Romagna (26,4%); le incidenze più basse si rilevano invece per tutte regioni del Mezzogiorno, in particolare Sardegna (14,8%), Basilicata (15%) e Campania (15,8%). Stando invece ai dati raccolti in occasione del IX Rapporto sanità Cies (Center of economic and international studies) – Crea (Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità) dell’Università di Tor Vergata, la spesa sanitaria in Italia è inferiore del 23,9% rispetto alla media dell’Unione europea. E così, mentre negli altri Paesi dell’Ue15 si registra un incremento medio del 6%, la spesa italiana subisce “un calo del 5% (si passa infatti da 24,8 miliardi di euro, nel 2007 ai 23,7 miliardi di euro nel 2011)”.
Spesa farmaceutica
Al di sotto della media europea, anche la spesa farmaceutica pro-capite: gli italiani spendono in media per l’acquisto di farmaci 389,9 euro (56,4 euro pro-capite in meno rispetto alla media europea). In difficoltà economica, gli italiani decidono quindi di fare a meno di farmaci e medicine. Recenti indagini di molti istituti di ricerca lo certificano ampiamente. Una dinamica forse inevitabile in un Paese, l’Italia, dove oltre un quarto delle famiglie del Mezzogiorno è povera. Dove il 12,7% dei nuclei familiari (oltre 9,5 milioni di individui) è in povertà relativa. Mentre il 6,8% delle famiglie (oltre 4,8 milioni di persone) è in povertà assoluta. Percentuali in crescita (nel 2011, la povertà relativa era al 11,1%, quella assoluta al 5,2%) per le quali sarà necessario trovare un rimedio.