Il progetto di Mario Vigentini per dare dignità dalle persone disabili
Un veicolo innovativo, dal design retrò ma dalla tecnologia avanzata, così si presenta “Marioway”, un progetto che intende dare restituire l’indipendenza alle persone con disabilità motoria.
L’idea è stata di Mario Vigentini, un educatore sociale lombardo, che ha avuto l’intuizione di trasformare un Segway, il mezzo a due ruote che si guida in piedi sulla sua pedana, in una carrozzina per disabili.
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Il prodotto ha beneficiato della supervisione meccanica dell’ingegner Massimo Ghidelli e dell’esperienza di Abnormalcycles, un’azienda specializzata nell’adattamento di motociclette.
Si guida con il corpo
Per guidarlo basta un semplice movimento del busto in avanti o in indietro, inclinandosi da una parte o dall’altra si può virare, grazie al complesso sistema a giroscopi che consente al veicolo di stare in equilibrio da solo. Il mezzo è dotato di pedana, di supporto per le ginocchia e può essere adattato anche a persone senza arti inferiori.
La sua particolarità è la possibilità di sollevare la seduta, per mezzo di un motore, fino a raggiungere l’altezza degli occhi delle altre persone. Dunque l’utente, oltre che interloquire alla pari, è facilitato nelle attività quotidiane, come prendere gli oggetti in alto o usare un bancomat.
Marioway si propone inoltre come strumento fisioterapico: un’applicazione per smartphone e tablet, ancora in via di sviluppo, permetterà di svolgere programmi di ginnastica passiva e di cambiare posizione, variando il carico sulla colonna vertebrale.
Un’innovazione per la libertà
La stessa applicazione, infine, potrà gestire una community online con le altre persone. Marioway è largo 63 centimetri e ha un’autonomia tra i 26 e i 39 chilometri e può sfiorare i 20 km/h. Il peso si aggira sui 74 kg. Il prezzo dovrebbe essere sui 14-15 mila euro.
Il progetto è partito nel 2012 a Vulcanicamente, competizione di start up promossa dal Comune di Napoli. Poi è cresciuta ed è comparso al Next, la Repubblica degli Innovatori il 29 marzo scorso al teatro Piccolo di Milano. Ora si cerca un finanziatore, ma sempre nel web e nel sociale.
“Dignità, autonomia e libertà! Ecco cosa Mario Way intende restituire a coloro che lo utilizzano”, sostiene il creatore Mario Vigentini. “Il design è in grado di trasformare l’ausilio da nascondere in un oggetto da esibire. Ognuno potrà usarlo guidando senza mani e ritrovando il rapporto simmetrico nelle relazioni con gli altri”.