Una delegazione di venti persone composta da disabili, genitori e rappresentanti di associazioni ha depositato presso il TAR del Lazio il ricorso collettivo volto ad impugnare il Decreto Presidente Consiglio dei Ministri di riforma ISEE.
Ai fini del calcolo dell’ISEE, secondo il Decreto vengono considerate reddito tutte le provvidenze economiche per le prestazioni sociali e sociosanitarie concesse alle persone con disabilità, come le indennità di accompagnamento, le pensione di invalidità, i contributi per l’assistenza indiretta, gli assegni di cura, i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche o per l’acquisto di prodotti tecnologicamente avanzati e il trasporto personale.
Il Decreto danneggerebbe pesantemente le persone fragili e violerebbe i principi costituzionali di tutela che garantiscono la dignità, l’uguaglianza e il diritto alla salute nonché i principi contenuti nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Firmatari del ricorso sono l’Associazione Ylenia e gli Amici Speciali, Coordinamento Sociosanitario per le persone con Disabilità ASL RM E, Uildm Lazio Onlus, Il Vento sulla Vela, Istituto Vaccari, CO.FA.AS, Clelia, ARPA, il Melograno Rosso, La Lampada Dei Desideri, Il Ponte, Tutti Nessuno Escluso, Habitat Per l’Autismo, singole persone con disabilità e i loro familiari o tutori.