Consulti medici in video-chiamata
Dopo essere sbarcato pochi anni fa in Inghilterra, il progetto delle visite mediche che prevede l’uso del servizio Skype e della video chiamata per permettere ai pazienti di consultare on line il proprio medico in orari diversi da quelli ambulatoriali, arriverà anche in Italia.
Lo scopo di questa iniziativa in Gran Bretagna è stato quello di migliorare il funzionamento del sistema sanitario dopo che il governo si è accorto che nell’ultimo decennio è cresciuto del 22% il numero dei pazienti che si è rivolto al Pronto Soccorso, anche per disturbi di lieve entità.
Chiaramente nei casi di problematiche più importanti il consulto medico on line non potrà mai sostituirsi alla classica visita medica.
Le linee guida allo studio in Italia
In Italia è stato siglato un accordo che prevede l’istituzione di una commissione tecnica formata da sei componenti, di cui tre designati dal ministero della Salute e tre dalle Regioni, con il compito di monitorare eventuali criticità di un progetto del genere. Ai componenti della commissione non sono dovuti né compensi, né rimborsi spese. Nelle linee guida finora messe a punto si legge che “La telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza”. E ancora: “Non rientrano nella telemedicina portali di informazioni sanitarie, social network, newsgroup, posta elettronica o altro”. Le linee di indirizzo mettono in evidenza le opportunità offerte dalla telemedicina (maggiore equità di accesso alle prestazioni; riduzione dei ricoveri; miglioramento dell’assistenza sanitaria nei luoghi di detenzione) e le diverse modalità delle visite. Sono previste la tele-visita, che vede coinvolti, a distanza, il medico e il paziente, senza escludere la presenza di una terza persona. La tele-visita non va confusa con la teleassistenza, che è invece un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio. C’è poi il teleconsulto. Questo servizio non prevede la presenza del paziente: si tratta infatti di un’attività di consulenza, a distanza, tra medici.
A beneficiare dell’assistenza saranno soprattutto i malati cronici, ad esempio, diabetici o cardiopatici che, pur conducendo una vita normale, devono sottoporsi a costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, come il tasso di glicemia per il paziente con diabete. Per far funzionare il servizio sono indispensabili strumenti biomedicali, sistemi hardware e software; dispositivi mobili e applicazioni web.
Un problema aperto riguarda la privacy, per la quale sarà necessario mettere a punto delle modalità sempre di garanzia dei diritti sui dati personali sanitari.