Giornali e Tv sono sempre più inutilizzabili da parte dei non vedenti
Il presidente dell’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti (Uic), Mario Barbuto, spiega come l’avanzare della tecnologia non sempre rende la vita più facile a chi ha problemi di vista.
La colpa è della scarsa attenzione all’accessibilità, perché la semplice soluzione della guida vocale basterebbe per superare la gran parte dei problemi.
Il presidente dell’Uic critica anche l’errato utilizzo di alcuni fra gli strumenti più importanti per le persone cieche e ipovedenti, come il Braille da un lato e l’audio-lettura dall’altro.
I diversi strumenti
L’idea di sostituire interamente il Braille con l’audio è impraticabile perché l’audio può essere applicato a letture non scientifiche, ma nel momento in cui ci si trova ad affrontare testi tecnici, o tabelle con dati numerici, il solo audio risulterebbe poco funzionale.
Barbuto rimane scettico verso quelle pubblicazioni di editoria Braille che pretendono, in pochissime pagine, di offrire ai ciechi una opportunità informativa. Esse infatti, arrivano in grande ritardo e sono quantitativamente così limitate da non giustificare il costo e lo sforzo.
L’unica via percorribile dovrebbe essere quella dell’audio-web integrato con il Braille o con caratteri ingranditi, come fa il portale dell’Uic, attraverso il servizio “Values”, per offrire in tempo reale le edizioni integrali di numerosi quotidiani a carattere nazionale e locale.
Secondo Barbuto, esistono software in grado di supportare contemporaneamente Braille e sintesi vocale, rendendo così possibile sia il mantenimento del Braille sia il risparmio di quelle risorse che un’editoria periodica cartacea richiede.
Riguardo la scuola, la maggior parte dei software di lettura per i libri nel formato Ebook non risponde alle norme sull’accessibilità, risultando quindi scarsamente utilizzabili da parte delle persone non vedenti o ipovedenti.
In ogni caso, la tecnologia può cambiare la vita dei non vedenti. negli ultimi anni sono stati realizzati tablet, smartphone e app pensati appositamente per gli utenti con disabilità visiva.
Nel Lazio
Intanto, prescindendo dai pareri di Barbuto, la Regione Lazio annuncia la nascita di ‘Braille news’, il primo giornale in Italia destinato ai non vedenti e agli ipovedenti da oggi in edicola.
Sarà realizzato con una nuova macchina per la stampa, innovativa e all’avanguardia, in una tipografia di Ardea, in provincia di Roma.
Prodotto dalla cooperativa sociale ‘Handy System onlus’, sarà realizzato in un’unica fase a una velocità di 1500 pagine l’ora senza nessun altro lavoro di rilegatura.