Si è celebrata la Giornata nazionale del Sollievo
Il 26 maggio si è celebrata la Giornata del sollievo, promossa dal Ministero della salute, dalla Conferenza delle Regioni e dalla Fondazione “Gigi Ghirotti”.
«La lotta al dolore e le cure palliative devono essere considerate come caratteristiche fondanti di un moderno servizio sanitario nazionale», ha spiegato che è anche e Coordinatore vicario della Commissione salute per la Conferenza delle Regioni, intervenendo alla conferenza stampa.
«Dal varo della Legge 38 del 2010 ad oggi le Regioni, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno compiuto diversi passi in avanti. La rete degli hospice – ha proseguito la Presidente dell’Umbria – è ormai una realtà in molte Regioni italiane e si sta procedendo anche in una più capillare diffusione dell’assistenza domiciliare. C’è ancora molto da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta. Voglio solo ricordare gli impegni più recenti che le Regioni hanno condiviso col Governo. Prima di tutto la previsione nell’ultima Legge di stabilità della idoneità ad operare nelle reti per le cure palliative pubbliche e private di tutti i medici che, indipendentemente dalla specializzazione possano attestare un’esperienza almeno triennale in questo campo. Poi occorre ricordare che la lotta al dolore comporta impegni ed oneri significativi soprattutto rispetto a certe patologie e cronicità particolarmente invalidanti. Va quindi valutato positivamente il decreto che ha ripartito il fondo per la non autosufficienza. 340 milioni destinati alle Regioni con una quota parte destinata ad interventi a favore di persone con disabilità gravissime che necessitano di assistenza domiciliare continua. È chiaro che in tali situazioni spesso le cure palliative – ha aggiunto Catiuscia Marini – rappresentano un supporto indispensabile».
Dal sito del Ministero della Salute si legge che il termine “palliativo” non significa “inutile”, la sua definizione esatta deriva dalla parola in latino “pallium”: mantello, protezione. Le cure palliative, nate circa 30 anni fa in Inghilterra, sono la cura globale e multidisciplinare per i pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e di cui la morte è diretta conseguenza.
Nelle cure palliative il controllo del dolore, degli altri sintomi e dei problemi psicologici, sociali e spirituali è di importanza fondamentale. Esse si propongono di migliorare il più possibile la qualità di vita sia per i pazienti che per le loro famiglie.
Come funzionano le cure palliative
Le cure palliative:
affermano la vita e considerano la morte come un evento naturale;
non accelerano né ritardano la morte;
provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi;
integrano gli aspetti psicologici, sociali e spirituali dell’assistenza;
offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia durante la malattia e durante il lutto.
Le cure palliative sono state definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “…un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale.”