Il DDL sull’agricoltura sociale varato alla Camera è ora al valgio del Senato
Il Forum Nazionale Agricoltura sociale esprime un netto giudizio positivo per l’approvazione, da parte della Camera dei Deputati del DDL “Disposizioni in materia di Agricoltura Sociale”. In questo modo si corona un lungo iter legislativo che il Forum Nazionale ha seguito fin dall’inizio e nel susseguirsi dei diversi governi.
Il testo varato dal Parlamento, che successivamente passerà al Senato, servirà in primo luogo a riconoscere, legittimare e sostenere le molte importanti esperienze di aziende agri sociali e cooperative sociali, nate e sviluppatesi nel nostro Paese.
Un’importante realtà per l’occupazione e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati
Le imprese agri-sociali sono espressione della capacità dell’Agricoltura sociale di dare risposte multifunzionali ed innovative ai bisogni della società ,in particolare in questa fase di acuta crisi che ormai da anni ha visto l’insorgere delle nuove povertà e l’agricoltura sociale è anche uno strumento di lotta alla marginalità, favorendo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, aprendosi a processi di inclusione socio lavorativa.
Il Forum, che sin dalla prima ora ha sostenuto la necessità di una legislazione quadro nazionale, auspica che questa svolta possa favorire il diffondersi delle esperienze di Agricoltura Sociale in tutte le Regioni ed inoltre, che le stesse provvedano a legiferare laddove sprovviste, mentre le altre Regioni armonizzino le proprie normative alla luce dei principi di quella nazionale.
In particolare il Forum sottolinea che questa Legge dovrà favorire le politiche per l’ agricoltura sociale nei nuovi programmi regionali di Sviluppo Rurale.
Un convegno per le prospettive e le opportunità dell’agricoltura sociale
Della legge sull’agricoltura sociale si è parlato a Roma lo scorso 18 luglio al convegno “Legge Nazionale Agricoltura Sociale tra prospettive future e nuove opportunità” che si è svolto all’ INEA , l’Istituto Nazionale di Economia Agraria.
“La legge quadro rappresenta – dichiara Inea Giovanni Cannata, Commissario straordinario dell’INEA – un passaggio importante per valorizzare l’agricoltura sociale, soprattutto alla luce del vuoto normativo finora esistente in materia. La legge è fondamentale per costruire un percorso omogeneo in tutte le Regioni, che consenta di armonizzare le normative già esistenti alla luce di quella nazionale e di legiferare laddove non sia presente. Questo è solo il punto di partenza, il primo tassello in una prospettiva di economia civile, che tenga conto di soluzioni innovative e multifunzionali in risposta ai bisogni diversificati della società. Soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una crisi che è strutturale e non congiunturale, l’agricoltura sociale rappresenta uno strumento per arginare le marginalità grazie ai fenomeni di inclusione sociale e lavorativa e, ancor più, un tramite per favorire la sostenibilità economica, ambientale e sociale. Ci troviamo di fronte, cioè, ad un elemento strategico per lo sviluppo e la ripresa del Paese. Proprio per questo auspichiamo l’inserimento e la valorizzazione dell’agricoltura sociale nelle politiche di sviluppo rurale e nei PSR”.
“Sono molti gli elementi di novità della legge sulla agricoltura sociale – ha spiegato il Senatore Andrea Olivero, Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – Ne vorrei indicare due, oltre al fatto che essa è frutto di un lavoro comune fra operatori, rappresentanze e politica. Il primo è che questa legge si rivolge a imprenditori e che quindi pone il tema della sostenibilità anche economica (oltre che ambientale) e della continuità nel tempo. Un’impresa agricola deve assumere nella sua prospettiva la responsabilità sociale d’impresa. Il secondo aspetto è che le imprese che fanno agricoltura sociale si candidano ad essere uno degli strumenti per sostenere e promuovere il welfare rurale, in un’epoca nella quale siamo tutti chiamati a ripensare il welfare generale declinandolo con responsabilità e sostenibilità”.