In calo i ricoveri non appropriati
È uscito in questi giorni il rapporto sui ricoveri ospedalieri 2013; sembrano in calo i ricoveri non appropriati e il tasso ospedalizzazione per malati acuti. Complessivamente rispetto al 2012, i ricoveri hanno segnato una flessione pari a -4%. La principale causa di ospedalizzazione in regime ordinario è rappresentata dal parto con un totale di 301.440 dimissioni. A seguire le patologie cardiovascolari e respiratorie e gli interventi chirurgici per la sostituzione di articolazioni maggiori. Qui è possibile leggere il rapporto
Nel corso del 2013 sono stati erogati 9.842.485 i ricoveri ospedalieri, corrispondenti ad un totale di 64.312.696 giornate, segnando una riduzione rispetto all’anno precedente di circa 415.000 ricoveri (-4%) e di circa 2.394.000 giornate (-3,6%). Il “Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero”, elaborato dal Ministero della Salute, misura anche la degenza media per acuti che nel 2013 si mantiene costante, così come negli anni precedenti, intorno al valore di 6,8 giorni, mentre per le degenza medie per riabilitazione e per lungodegenza si osserva un decremento a partire dal 2009.
Le principali cause di ospedalizzazione
Il tasso di ospedalizzazione in acuti per l’anno 2013 in Italia si riduce da 108 a 104 dimissioni per 1.000 abitanti in regime ordinario e a circa 38 dimissioni per 1.000 abitanti in regime diurno. Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione si riconducono a patologie cardiovascolari (insufficienza cardiaca e shock) e respiratorie (Edema polmonare e insufficienza respiratoria), interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori.
Per quanto concerne l’attività in day hospital, la principale causa di ricovero è rappresentata dalla somministrazione di chemioterapia (Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.565.788 giornate (-3,3% rispetto all’anno 2012).
Qui è possibile anche consultare le tavole sinottiche divise regione per regione