Donne al vertice nella carriera giornalistica? Ancora troppo poche…
Solo il 35% delle donne ai vertici dei giornali e ancora meno in tv. Neanche nel campo del giornalismo la presenza del genere femminile ai vertici si attesta a livelli accettabili. Sono i dati della American Society of News Editors su donne e giornalismo, che registra una presenza ancora meno significativa nella tv dove la percentuale scende al 20%. L’ultimo numero della rivista Nieman Report è dedicato in particolare alla condizione femminile nei media. In un tempo in cui le donne dirigono meno quotidiani statunitensi di quanto non facessero dieci anni orsono, esiste un paese dove conducono alcune tra le maggiori testate giornalistiche cartacee e le maggiori stazioni: questo paese è, inaspettatamente, la Bulgaria. In qualsiasi altro posto le donne non arrivano in alto per molteplici ragioni: perché sono state discriminate, perché sono state etichettate come troppo aggressive o troppo deboli, o, semplicemente, perché hanno scelto di occuparsi anche della cura della famiglia invece che della carriera. In Bulgaria le donne sono al vertice del giornalismo perché questo non è mai stato preso molto sul serio: sotto il regime comunista, la stampa era sotto censura ed il giornalismo era mal pagato; al giorno d’oggi, non a caso, il cuore dei mezzi di comunicazione focalizza e si occupa di contenuti da tabloid, intrattenimento, pettegolezzo e scandali. Quindi, magra consolazione.
Alcune ricerche sulla presenza delle donne nei media
Nel mondo più della metà dei laureati in scienze della comunicazione è di sesso femminile eppure negli USA le donne gestiscono solamente tre delle testate di livello nazionale, otto dei maggiori quotidiani con tiratura sotto le centomila copie, tre delle maggiori testate con tiratura sotto le 50.000 soltanto tre delle 25 testate di punta a livello internazionale sono condotte e gestite da una donna. Il Global Report on the Status of Women in the News Media, il rapporto globale sulla condizione femminile nei media giornalistici, ha interrogato più di 500 aziende media in più di 60 paesi, e verificato che gli uomini occupano il 73% dei posti di lavoro di vertice. Inoltre, in base ai risultati di rapporto pubblicato nel 2010 dal Global Media Monitoring Report le donne sembrano avere un ruolo paritario nel presentare le notizie alla TV o alla radio, tendono invece ad avere un ruolo subalterno nella produzione delle notizie: nella TV la componente di notizie prodotte dalle donne è del 44%, nella radio del 27%, nei giornali del 35%. In merito agli argomenti trattati politica, economia e cronaca nera sono i temi più appannaggio di giornalisti uomini. Il rapporto venne realizzato prendendo in esame differenti media nel corso del 10 novembre 2009 in 42 Paesi su scala geografica globale (Asia, Africa, Europa, America Latina). Per quanto riguarda la percentuale di notizie che hanno come soggetto la componente femminile le percentuali sono piuttosto basse, solo il 16%. La politica vede la donna protagonista solo nel 18% dei casi e in economia le cose non cambiano di molto, 21%. I temi maggiormente legati alla donna fanno invece riferimento a scienza e salute (37%), dimensione sociale (29%), crimine e violenza (26%), intrattenimento (26%). Gli esperti che vengono citati dai media sono inoltre in larga maggioranza uomini (81%).