Ma sono ancora poco utilizzati gli strumenti di raccolta online
Le donazioni alle Organizzazioni non profit sono in leggera crescita in base ai dati 2013 e alle stime per quest’anno.
Questo rivela l’indagine “L’andamento delle raccolte fondi: bilanci 2013 e proiezioni 2014”, realizzata su un campione di 200 onp dall’Osservatorio dell’Istituto italiano della donazione (Iid) in collaborazione con l’Associazione italiana fundraiser (Assif).
Un’organizzazione non profit su 3 ha aumentato la propria raccolta fondi nel 2013 rispetto al 2012, con l’aumento del 3 per cento degli introiti.
E negli ultimi tre anni aumenta del 9 per cento il numero delle associazioni che migliorano il proprio fundraising e diminuisce di 11 punti il numero di quelle che lo peggiorano.
Sono più prudenti le previsioni per l’intero 2014 : +7 per cento onp che migliorano e -8 per cento quelle che peggiorano.
Secondo lo studio, tra gli strumenti di raccolta fondi più usati continua a primeggiare il direct mailing cartaceo, seguito dagli eventi speciali.
Mentre “face to face” e sms solidale sono utilizzate in maniera minore, probabilmente per i loro costi e per la loro complessità.
Poco on line ed imprese
Poco utilizzati, poi, gli strumenti di raccolta fondi online quali donazioni attraverso carta di credito, social media e crowdfunding che, aggregati, rappresentano solo il 7 per cento del campione.
Ancora poco valorizzato invece il volontariato di impresa. Secondo la ricerca l’impatto delle imprese sulle entrate totali delle onp è ancora troppo basso, inferiore al 5 per cento dei proventi totali.
E nelle scelte del profit giocano un ruolo importante le preferenze dei dipendenti e le conoscenze dirette del personale, a cui seguono gli incontri personalizzati organizzati dall’organizzazione non profit.
Contributi dall’azzardo
Infine, molte realtà non profit accettano offerte sponsorizzazioni dalle multinazionali del gioco d’azzardo, come Gtech-Lottomatica (11,5 milioni di euro nel 2012), e Sisal (1,8 nel 2012), sostenendo numerosi progetti, anche per i minori.
E in occasione delle maratone promosse da Telethon ed altri, i punti vendita diventano luoghi in cui è possibile andare a donare, anche senza effettuare giocate.
Rimane molto perplesso il sociologo Maurizio Fiasco, che spiega come questi bilanci sociali siano solo “operazioni marketing e non responsabilità sociale d’impresa”.
E per l’economista Luigino Bruni il fatto che organizzazioni non profit accettino i fondi dei concessionari dell’azzardo è un indice che è malato tutto il sistema, profit e no profit.
(Fonte: Redattore Sociale)