Io cambio! Collaboro. Le nuove opportunità dell’economia sociale e collaborativa
Importante appuntamento nei giorni scorsi, sulle nuove frontiere e opportunità dell’economia sociale e collaborativa alla Camera di Commercio di Roma. La Camera di Commercio di Roma e il sistema camerale nel suo complesso, hanno da tempo avviato una riflessione sul ruolo del Terzo settore nell’economia locale, nella consapevolezza comune che lo sviluppo del non profit possa contribuire in maniera determinante allo sviluppo dell’economia locale e territoriale nonché a rendere compatibili crescita economica ed esigenze di coesione sociale. Nelle diverse realtà territoriali, sono state sperimentate iniziative ispirate a progetti comunitari come il Progetto Quasar – Qualità per i servizi a rete di imprese locali – che ha fornito il modello per la collaborazione tra la rete istituzionale pubblica delle Camere di Commercio e la rete associativa e di rappresentanza degli organismi del Terzo settore. Alla medesima metodologia si è ispirata la CCIAA di Roma per la costituzione dell’Osservatorio sul non profit (già Osservatorio dell’economia civile), che attualmente vede la partecipazione di Organizzazioni di terzo settore, del mondo accademico e delle istituzioni locali ma anche di rappresentanti del mondo profit. L’inserimento del settore profit nella compagine dell’Osservatorio, nel 2011, viene riconosciuta come esigenza imprescindibile per facilitare l’integrazione tra i due mondi, che potrebbe costituire la base per un nuovo modello di sviluppo, più equo e sostenibile.
L’intervento del coordinatore dell’Osservatorio sul Non Profit
All’incontro moderato da Eugenio De Crescenzo, membro dell’Osservatorio, hanno partecipato il direttore del Censis Giuseppe Roma, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti, Francesca Danese, vicepresidente di Csvnet. Nel dibattito è intervenuto Maurizio Marotta coordinatore dell’Osservatorio sul Non Profit e presidente del CO.IN che illustrando le attività dell’Osservatorio ha detto: « L’Osservatorio è da intendersi come luogo condiviso tra diversi attori, contenitore di saperi e di esperienze, in cui la dimensione conoscitiva non può restare fine a sé stessa ma deve intrecciarsi fortemente con quella progettuale. L’attività dell’Osservatorio si è svolta, negli anni, attraverso una serie di iniziative di studio e ricerca, volte ad approfondire la conoscenza di aspetti e tematiche d’interesse per il settore, quali: domanda e offerta di servizi del terzo settore, l’accesso al credito, il turismo sociale e responsabile; i servizi alla persona e i relativi sistemi di accreditamento, l’integrazione lavorativa dei soggetti svantaggiati, le clausole sociali nel mercato degli appalti pubblici. Va detto che queste ricerche si sono svolte nel quadro di una crisi dei tradizionali sistemi di welfare – interessati dalla grave crisi economica in atto – spesso perciò insufficienti a garantire le necessarie risposte alle diffuse forme di povertà e disagio sociale e, pertanto, si è cercato di evidenziare alcuni aspetti ritenuti problematici, individuando anche le possibili soluzioni».
Negli ultimi due anni l’Osservatorio camerale ha concentrato la propria attenzione sui sistemi di collaborazione tra Profit, Non profit e Pubblica Amministrazione, realizzando a tal riguardo due importanti pubblicazioni: “Profit, non profit e Pubblica Amministrazione. Buone prassi di collaborazione” e “Guida agli acquisti sociali negli appalti pubblici”, oltre al Manuale operativo che è stato presentato per l’occasione.
Ha aggiunto Marotta: «L’Osservatorio, dunque, ha assunto la “collaborazione” quale asset attorno al quale costruire una specifica progettazione, attraverso attività di ricerca ma anche di supporto e promozione al settore. Le nuove forme di collaborazione tra settori (Pubbliche amministrazioni, Non profit, profit, ma anche enti di ricerca, istituti di credito), possono, infatti, dar luogo ad innovativi percorsi di sviluppo locale, alla costruzione di risposte sociali integrate più efficaci, all’avvio di nuove forme di imprenditoria etica e sociale, a concrete possibilità di coinvolgimento del mondo giovanile in forme di auto imprenditorialità e di riqualificazione di imprese esistenti. Le stesse ricerche promosse dall’Osservatorio mettono in evidenza la necessità di puntare con più decisione su settori economici innovativi e/o in espansione (turismo, valorizzazione e cura dell’ambiente, agricoltura biologica e socialmente sostenibile, nuove tecnologie ma anche salute, servizi alla persona e alla comunità), e forniscono alcune importanti indicazioni di percorso, di cui non si può non tenere conto per assicurare un adeguato supporto al settore».
Pina Rozzo, membro dell’Osservatorio, ha illustrato il Manuale “La collaborazione tra profit, non profit e pubblica amministrazione e Giuseppe Roma, direttore del Censis e profondo conoscitore dei cambiamenti socio-statistici della città, ha posto l’attenzione sulle grandi sfide che attendono il welfare futuro del nostro Paese di fronte ai cambiamenti che scaturiscono da una crescente aspettativa di vita, dall’aumento demografico indotto dai migranti e allo stesso tempo dalla convivenza di molteplici disagi familiari sugli stessi gruppi sociali.
.