Con ricerca, sport, comunicazione e inserimento lavorativo
L ’Inail persegue il reinserimento sociale dei lavoratori diventati disabili tramite la ricerca, la comunicazione e il reinserimento lavorativo, come ribadito dal presidente Massimo De Felice a palazzo Chigi.
Innanzitutto, le prestazioni protesiche, curative e riabilitative, che fanno capo principalmente al Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio e al Centro riabilitazione motoria di Volterra, ad alta competenza tecnica.
Ricerca e sport
Ci sono rapporti con il Centro italiano di tecnologia di Genova, il Campus biomedico di Roma, l’Istituto di bio robotica del Sant’Anna di Pisa, per la progettazione e la realizzazione di esoscheletro, di arti polifunzionali e strumenti per la riabilitazione.
Ci sono poi tutta una serie di interventi che mirano alla tenuta psicologica, quasi sempre fortemente destabilizzata dall’incidente e dalla nuova condizione.
L’Inail, anche attraverso il Comitato italiano paralimpico (Cip) promuove poi la pratica sportiva per favorire il percorso riabilitativo dei propri assicurati, effettuando attività di promozione e ricerca.
SuperAbile
Quanto al secondo strumento, un chiaro esempio è il progetto SuperAbile, un portale, un call center e una rivista, con 11 canali tematici, 20 portali regionali, blog, radio, multimedia.
Il portale SuperAbile.it è affidato all’Agenzia Redattore Sociale, che ne cura i contenuti giornalistici, mentre per i contenuti dei principali canali tematici si avvale degli esperti del Co.In.
Il call-center SuperAbile e il Back-Office sono gestiti dal Consorzio Coin attraverso i lavoratori delle cooperative sociali integrate Capodarco, Tandem e Matrioska, in gran parte persone con disabilità.
Infine esce ogni mese SuperAbile Magazine, 44 pagine di servizi, inchieste, reportage, recensioni, curiosità, protagonisti, fotografie e disegni per raccontare la disabilità,.
Il lavoro
La terza linea d’intervento dell’Inail è per il reinserimento lavorativo. Tramite percorsi di supporto agli infortunati, il calcolo delle abilità residue, ma anche con corsi di formazione e orientamento.
Vi sono diversi esempi concreti di reinserimento, come progetti riabilitativi personalizzati per lavoratori infortunati, laboratori di cucina realizzati a Palermo e in Umbria, il progetto “Ergon” a Trento per organizzare vacanze accessibili.
Inail mette anche in atto progetti per l’adeguamento dei luoghi di lavoro attraverso il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche.