Con la crisi economica, cresce in Italia il turismo sanitario
Nasce una startup per gli italiani che vogliono curarsi all’estero alimentando il cosiddetto turismo sanitario. Si spostano verso Croazia, Polonia e Ungheria. La domanda che si sono posti gli startupper è stata: “Perché spendere mille euro di dentista in Italia se in Croazia, a pochi chilometri dal confine, posso spendere la metà?”. I tre fondatori di Medigo (Ieva Soblickaite, Pawel Cebula e Ugur Samut, rispettivamente lituana, polacco e turco), startup con sede a Berlino, stanno cercando di crearsi un futuro offrendo ai pazienti di tutto il mondo una piattaforma online in cui poter trovare la clinica giusta nel Paese giusto per le cure di cui si ha bisongo. Medigo ha annunciato un giro di investimenti da 5 milioni di euro stanziati in larga parte da Accel Partners (il gruppo che ha già contribuito alla crescita di Facebook e Spotify), e a breve si indirizzerà verso il mercato inglese e americano.
Dati sul turismo sanitario
In tutto il mondo, secondo i dati forniti da Medigo, sono circa 7 milioni le persone che viaggiano ogni anno per motivazioni mediche e si calcola che l’industria del turismo medico arriverà a crescere fino a 150 miliardi di euro entro il 2018. Solitamente i pazienti europei si dirigono in Paesi come Ungheria, Polonia e Croazia per la vicinanza, qualità e buoni prezzi, e verso la Thailandia, per la convenienza dei prezzi e la qualità nel servizio. Gli italiani che hanno viaggiato per motivi legati alla salute nel 2009 sono stati 20.000, nel 2012 sono diventati 184.000, nel 2013 sono stati oltre 200.000. «Si spostano innanzitutto per eseguire procedure di odontoiatria e, al secondo posto, quelle di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva», spiega Giulia Gutterer, una dei due italiani del team internazionale di Medigo. «I principali Paesi di destinazione sono Croazia, Ungheria e Polonia per le cure dentistiche, ma la Turchia per trattamenti di oftalmologia e chirurgia laser. Riceviamo molte richieste anche verso la Thailandia, famosa meta per il turismo medico». Tra le motivazioni, «ci sono sicuramente i minori tempi di attesa, la convenienza e la possibilità di essere rimborsati, essendo ora infatti possibile venir rimborsati se si decide di ricevere un trattamento medico in un altro stato membro dell’Ue». La crisi economica, di certo, ha favorito il turismo medico. «È una forte motivazione», aggiunge Giulia Gutterer. «All’estero possono trovare centri abituati a trattare pazienti provenienti da tutto il mondo, dottori con grande esperienza nel settore che spesso si sono formati in università prestigiose, in più risparmiando e magari affiancando qualche giorno di visita in qualche città, sempre se l’intervento lo permette».
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Come funziona Medigo
Dalla data del lancio, nel marzo 2014, Medigo ha collaborato con 400 cliniche e ospedali internazionali accreditati, mettendoli in contatto con più di 1.500 pazienti in tutto mondo. Il servizio è gratuito per i pazienti. Una volta completata la prenotazione e ottenuto il trattamento, verrà addebitata alla clinica una commissione sulla base del costo complessivo. «Ci occupiamo di tutto il percorso del paziente dalla partenza al ritorno a casa. Se avete bisogno di un interprete medico, per esempio, ne troveremo uno per voi. Se il paziente non sa dove alloggiare, troveremo i migliori hotel per il vostro budget», spiegano. Nel servizio sono compresi l’organizzazione di voli, trasporti a terra e l’assistenza infermieristica supplementare. Tutto gratuitamente. «Molti pazienti si spostano dagli Stati Uniti, Australia e Regno Unito arrivando a risparmiare fino all’80% sul costo del trattamento desiderato rispetto al prezzo che dovrebbero pagare nel proprio paese», dice l’amministratore delegato di Medigo Ugur Samut. «In media, i pazienti provenienti dagli Stati Uniti arrivano a risparmiare fino a 40.000 dollari per un’artroplastica all’anca e i pazienti del Regno Unito fino a 12.000 sterline sugli impianti dentali e altri trattamenti di odontoiatria». Per quanto riguarda l’Italia, «coloro che si sono spinti all’estero per le proprie cure sono arrivati a risparmiare fino a 5.000 euro sulle procedure di chirurgia plastica, come ad esempio mastoplastica additiva, e più di 2.000 euro sugli interventi di chirurgia laser agli occhi e altre procedure di oftalmologia, in paesi come Polonia, Ungheria e Turchia».