Italia al top per la segnalazione dei rischi
L’Italia risulta al top per il sistema delle segnalazioni dei rischi connessi all’alimentazione. Inviato da noi il 16,3% di tutti gli allarmi europei. I più “segnalati”: prodotti cinesi, turchi e indiani. Lo segnala anche l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare. Il Paese che viene controllato maggiormente risulta essere la Cina (469), seguita da Turchia ed India. Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche hanno riguardato il riscontro della Salmonella (476 segnalazioni), seguita da E. coli e Listeria monocytogenes con, rispettivamente, 122 e 98 notifiche. Qui è possibile leggere i dati del Rapporto sul sistema di allerta europeo pubblicati da Quotidiano Sanità.
Il sistema di allerta
L’efficienza dei sistema di allerta è fondamentale per garantire la tutela della popolazione. A fare il punto su quello europeo è stato il nostro ministero della Salute, da cui emerge che complessivamente, nel 2014 si sono avute 3097 notifiche contro le 3136 dell’anno precedente. Nel 2012 le notifiche trasmesse attraverso il sistema sono state 3436, e nel 2011, 3721. Si evidenzia, quindi, una diminuzione rispetto ai precedenti anni. L’Italia è risultato essere il primo Paese europeo per numero di segnalazioni inviate alla Commissione Europea, dimostrando, come negli anni passati, una attività di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 506 notifiche (pari al 16.3 %), mentre nel 2013 le notifiche trasmesse dall’Italia erano 534 (pari al 17%). In particolare, sono pervenute:
– 137 segnalazioni da parte degli Assessorati alla Sanità, ASL e Comando Carabinieri per la tutela della Salute;
– 369 segnalazioni da parte degli Uffici periferici del Ministero della Salute (USMAF, UVAC e PIF). Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche hanno riguardato il riscontro della Salmonella (476 segnalazioni), seguita da E. coli e Listeria monocytogenes, con 122 e 98 notifiche rispettivamente.
I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il sistema sono risultati essere i residui di fitofarmaci, seguiti dalle micotossine e da metalli pesanti. Ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta (78) con andamento stazionario rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’origine i prodotti nazionali irregolari sono stati 89, contro le 97 segnalazioni dell’anno scorso. Il Paese maggiormente soggetto a notifica risulta essere la Cina (469), seguita da Turchia ed India. Come era stato evidenziato negli ultimi anni, molte delle non conformità rilevate sono da ricondurre prevalentemente ad una non corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo da parte degli operatori del settore alimentare. E’ importante che gli operatori rinforzino i propri piani di autocontrollo per prevenire il diffondersi di contaminazioni.