La Fondazione Don Gnocchi per la tecnologia e la vita

(Internet)
Movimenti di Vita

Campagna per dispositivi che possono migliorare l’autonomia

Dall’1 al 29 marzo 2015 vi è la nuova campagna della Fondazione Don Gnocchi per accendere i “Movimenti di Vita, da far ampliare e moltiplicare, liberando l’energia necessaria a portare sollievo ai più fragili.

La Campagna specifica va a sostegno della diffusione di un nuovo dispositivo che possa ridare autonomia e migliorare le funzionalità delle persone disabili gravi.

Si basa sul modello riabilitativo MecFES, brevettato dalla Fondazione Don Gnocchi, che può essere indossato dal paziente neuroleso e che si basa sull’individuazione, lo stimolo e lo sviluppo del movimento residuo.

Il dispositivo MecFES

Tale dispositivo, indossato dal paziente, ne può leggere il segnale nervoso residuo attraverso la pelle, restituendogli poi una scarica elettrica ai muscoli che devono essere attivati.

Ciò, oltre a ridare autonomia al paziente, ne permette anche un miglioramento della funzionalità, tramite il controllo diretto e naturale della forza di presa, come afferrare una bottiglia o stringere un bicchiere di carta.

La campagna, che prevede un SMS solidale al 45506, rientra nella più ampia dei Movimenti di Vita: la disabilità, come la malattia, non deve essere vissuta come un limite alle possibilità di vita dell’individuo, ma come un elemento della vita stessa della persona e di chi è chiamato ad assisterla.

L’obiettivo della Fondazione Don Gnocchi è quello di portare i vantaggi clinici e assistenziali del MecFES ad un numero di pazienti il più elevato possibile, per conferirgli una più elevata usabilità e il trasferimento tecnologico per la produzione in serie.

Cyberlegs

Inoltre sono stati presentati i risultati del progetto europeo Cyberlegs, coordinato dall’ Istituto di Biorobotica del “Sant’Anna” di Pisa e dalla Fondazione Don Gnocchi, presso il Centro IRCCS Don Carlo Gnocchi di Firenze, con dimostrazioni dal vivo delle funzionalità e dell’utilizzo dei sistemi sviluppati in tre anni di studi e di ricerche.

Cyberlegs

I volontari che hanno testato i sistemi robotici saranno a disposizione di giornalisti e pubblico per una dimostrazione dal vivo.

L’evento anticipa il meeting finale del progetto, in programma martedì 17 marzo al Centro IRCCS, dove il coordinatore di “Cyberlegs” Nicola Vitiello mostrerà i nuovi sistemi robotici indossabili che permetteranno di far muovere in sicurezza e in autonomia persone a cui sono stati amputati gli arti inferiori.