L’ottava edizione della Giornata nazionale della predizione dell’Alzheimer
Test predittivi gratuiti per l’Alzheimer. Infatti l’11 aprile 2015 si è celebrata l’ottava edizione della Giornata nazionale della predizione dell’Alzheimer. L’iniziativa organizzata da Anap-Confartigianato (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) e Ancos-Confartigianato (Associazione Nazionale Comunità e Sport) ha visto la presenza in moltissime piazze italiane per sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione. L’evento è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Geriatriche dell’Università la Sapienza di Roma, la Croce Rossa italiana e l’Istituto De Ritis. In Italia purtroppo i malati di Alzheimer non possono ancora contare su un vera e propria terapia standardizzata. I medici invitano i cittadini ad adottare uno stile di vita sano, con un’alimentazione corretta e da un’intensa attività mentale e fisica. Sembra, infatti, che grazie a questi accorgimenti, si possa allontanare il rischio di sviluppare la malattia. Fondamentale la diagnosi precoce. La Giornata nazionale della predizione nasce otto anni fa per diffondere queste informazioni e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce. Individuando la malattia allo stato iniziale, infatti, è possibile curare i pazienti con alcuni farmaci che, sebbene non arrestino del tutto l’evoluzione dell’Alzheimer, sono in grado di rallentarne la progressione. Proprio per questo, nel corso della Giornata nazionale della predizione i cittadini possono valutare il proprio stato mentale attraverso l’esecuzione di un questionario. Si tratta di un test messo a punto per individuare i primi sintomi della malattia e i fattori di rischio a carico della singola persona.
I primi sintomi
Le caratteristiche cliniche della malattia possono variare da soggetto a soggetto, tuttavia il più precoce ed evidente sintomo è in genere una perdita significativa della memoria che si manifesta all’inizio soprattutto con difficoltà nel ricordare eventi recenti e successivamente si aggrava con lacune in ambiti sempre più estesi. Oggi sappiamo che la perdita di memoria è la diretta espressione della perdita, nel cervello, di materia grigia, in particolari aree come l’ippocampo, una struttura cerebrale dove avviene il consolidamento memorie. Spesso, a questo primo sintomo, si associano altri disturbi quali: difficoltà nell’esecuzione delle attività quotidiane, con conseguente perdita dell’autonomia; disturbi del linguaggio con perdita della corretta espressione verbale dei pensieri, denominazione degli oggetti oppure impoverimento del linguaggio e ricorso a frasi stereotipate. Altre volte il sintomo che si associa al disturbo di memoria può essere rappresentato anche dal disorientamento spaziale, temporale e topografico. Frequenti sono anche alterazioni della personalità: la persona appare meno interessato ai propri hobby o al proprio lavoro, oppure ripetitivo. La capacità di giudizio è diminuita spesso precocemente, cosicché il paziente manifesta un ridotto rendimento lavorativo e può essere incapace di affrontare e risolvere problemi anche semplici relativi ai rapporti interpersonali o familiari.