In Zimbabwe un summit sul fenomeno
L’Africa digitale: un summit per combattere il digital divide puntando sulla diffusione della banda larga per la crescita economica e l’inclusione sociale. Si è tenuto infatti nelle scorse settimane in Zimbabwe un incontro internazionale dove si è deciso di puntare sempre più sulle città,sulla banda larga e sull’economia dei servizi per la crescita degli Stati, l’inclusione sociale, le pari opportunità e l’accesso alla cultura. Sono stati 350 i delegati partecipanti al 13° Innovation Africa Digital Summit, che hanno messo l’accento sul ruolo delle metropoli come volano di sviluppo per la diffusione delle tecnologie digitali. Un’occasione per fare luce sullo stato dell’arte dell’innovazione tecnologica e culturale nel grande continente africano, partendo dalle situazioni di crisi nelle regioni del Nord e degli sforzi rivolti alla crescita e al progresso in altri Stati del Centro-Sud.
I punti chiave dello sviluppo dell’economia digitale in Africa
Sono otto i punti chiave per lo sviluppo dell’economia digitale nelle aree urbane dell’Africa: connettività; sviluppo di servizi di nuova generazione; ecommerce, ebanking e efinance; smart community e smart city; innovazione culturale; cooperazione e collaborazione; competenze ICT; accesso alle risorse finanziarie. La diffusione di internet nel continente africano è solo al 16% e la popolazione totale ammonterà entro il 2050 a 2,4 miliardi di persone. Si deve intervenire subito per gestire i fenomeno demografici, potenzialmente devastanti in relazione alle risorse energetiche, alimentari e naturali disponibili, e il progresso economico gioca un ruolo chiave in questo. Ma per puntare sull’innovazione tecnologica sarà necessario investire con fibra, satellite e rete mobile. La banda larga e ultra larga è di fatto considerata uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle economie africane in ambito urbano e per l’innovazione sociale e culturale della popolazione.
La diffusione dell’economia digitale
C’è però da dire che l’ecommerce, l’ebanking e l’efinance e in generale i servizi finanziari e bancari di rete mobile, sono utilizzati da 230 milioni di persone in Africa e che entro il 2016 potrebbero diventare 600 milioni (dati Ovum per il 2014). Da registrare anche la diffusione dei modelli digitali su web e mobile di microcredito e micripagamenti, che sono alla base della nascita di tante nuove startup nel settore dei servizi. Soluzioni tecnologiche e modelli di business che stanno favorendo lo scambio di idee ed esperienze tra Paesi africani e il resto del mondo, stimolando una nuova fase di innovazione sociale, di inclusione in chiave smart city (qualità della vita, tutela ambientale, cooperazione, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, nuova edilizia). Città del futuro che con tutta probabilità il continente africano è ormai in grado di ospitare.