Per rendere Palazzo Madama di Torino accessibile ai non vedenti
Dopo le esperienze sensoriali di Ancona, Milano, Roma ed altri luoghi, anche il Museo Civico d’Arte Antica a Palazzo Madama di Torino vuole rappresentare una nuova realtà per l’accessibilità dell’arte e della cultura in Italia.
Il progetto IC+, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei, la Fondazione Diversabilia, l’ Associazione Tactile Vision Onlus, la Fondazione Carlo Molo e i Servizi Educativi della Città di Torino, ha l’obiettivo di offrire un servizio sperimentale che faciliti la fruizione del patrimonio artistico a persone con deficit visivo.
Sarà possibile la visita autonoma del museo attraverso la distribuzione gratuita di 5 tablet dedicati, i cui contenuti culturali sono studiati per essere accessibili a ciechi, ipovedenti, persone audiolese, afasiche, Dsa e dislessiche.
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Diversi livelli di comunicazione
Sono state utilizzate tecnologie di consumo a bassissimo costo (meno di una audio-guida professionale), con abbinamenti innovativi per affrontare i problemi di fruibilità.
Il sistema IC+ propone infatti ai visitatori diversi livelli di comunicazione che utilizzano diverse chiavi di lettura sensoriali (visiva, tattile, uditiva), con testi in Braille e disegni in rilievo, che si combineranno per poter essere lette da un pubblico più ampio, nell’ottica del Design for All per la cultura.
Per reperire le risorse necessarie alla realizzazione del progetto, è stato lanciato un crowdfunding con WithyouWedo, per arrivare a quota 10 mila euro.
Raccolta fondi per il progetto
Tutti i fondi raccolti sono destinati alla realizzazione del progetto, nella quale si vogliono coinvolgere giovani e start up che possano aiutare con la tecnologia.
Nel caso tale soglia fosse superata presto, i promotori intendono utilizzare la restante disponibilità per incrementare il numero dei tablet e allargare agli altri musei lo stesso format, dal momento che il progetto IC+ si rivolge alle realtà museali della città di Torino.
E perché le loro peculiarità si adattano perfettamente all’idea di servizio che è stata pensata, per una Cultura di tutti e per tutti.