Dipendenza da smartphone: nascono le corsie preferenziali

In Cina corsie preferenziali per gli smartphone addicted
In Cina corsie preferenziali per gli smartphone addicted

La Cina apripista di una nuova tendenza

La dipendenza da smarthpone e le corsie preferenziali per chi è dipendente da questa tecnologia. Non è uno scherzo. Molti lo abbiamo pensato soprattutto nelle grandi città, quelli che mandano sms in continuazione o controllano Facebook mentre camminano rappresentano un fastidio. Senza rendersene conto, gli utilizzatori dipendenti di smartphone nel migliore dei casi bloccano i marciapiedi o creano rallentamenti. I cinesi, con grande pragmatismo, hanno risolto il problema: hanno inventato corsie separate sui marciapiedi per chi cammina con gli occhi attaccati al telefono. È successo a Chongqing, nella Cina centrale.

La text walking line ad Anversa è in realtà una trovata pubblicitaria
La text walking line ad Anversa è in realtà una trovata pubblicitaria

Anche il Belgio si è adeguato

In Belgio hanno cominciato da Anversa. Una iniziativa commerciale per regolarizzare una situazione che sta dilagando e diventa un fenomeno globale. Proprio come in Cina,  in Belgio hanno pensato che, come per le piste ciclabili, fosse giunto il momento di creare anche una pista per i dipendenti di telefonino. E così nella città di Anversa, dove, in occasione dell’apertura del nuovo negozio MLAB (specializzato nella vendita di cellulari) sono stati disegnati sui marciapiedi tracciati per maniaci di smartphone. L’iniziativa è, come ovvio, di natura commerciale – come tutte le innovazioni in questo povero mondo contemporaneo – ha il sapore della provocazione, ma tenue, e in fondo è giocosa.

Anche Washington sperimentalmente si  è adeguata al trend
Anche Washington sperimentalmente si è adeguata al trend

Comportamenti sempre più diffusi

Camminare rispondendo a un sms o a messaggio su Whatsapp (dato che gli sms sono ormai prossimi a scomparire nelle abitudini delle persone), controllando la posta, commentando il post di un amico su Facebook, caricando una foto appena fatta su Instagram, postando un qualsiasi hashtag su Twitter, chattando con gli amici. Tutto appunto mentre si cammina, con la propria attenzione che è tutta concentrata sullo smartphone e non su quello che succede intorno. Così magari non si sbaglia una virgola sul post, si è riuscititi anche a trovare “la faccina” che si stava cercando, si è anche scattata e condivisa una bellissima foto, ma nel frattempo quante persone abbiamo urtato, quanti piedi si sono pestati e soprattutto sotto quante auto si è rischiato di finire? Perché coloro che camminano immersi nel mondo del loro smartphone sono un vero pericolo pubblico, per se stessi e per gli altri. Per evitare (forse) che gli sms addicted creino disagi agli altri pedoni, è stata creata una corsia preferenziale tutta per loro, la #textwalkinglane. Un anno fa questa soluzione era stata proposta a Washington DC dalla National Geographic Television, all’interno di un esperimento sul comportamento. A settembre era stata ripresa appunto dalla città di Chongqing in Cina, paese dove la dipendenza da smartphone è uno dei maggiori problemi, come una provocazione.