La pet therapy per pazienti oncologici di Milano
Il progetto di cui vi andiamo a parlare si chiama “Un pet, un sorriso”, e ha visto come collaboratori sul campo 8 coppie con 5 cani e 3 gatti: SKIN con Carola Viscardi, SHIVA con Antonella Mastrogiacomo, LAIKA con Sara Ranzini, DAKOTA con Daniela Spandre, TRILLY con Monica Del Signore, BRIGITTE, RICCARDO CUOR DI LEONE con Ileana La Franca E TEMPESTA con Sabrina Blando.
L’obiettivo principale è stato quello di aiutare e stimolare il fruitore ad affrontare al meglio sia il ricovero che le terapie, dando anche se solo per poco tempo, un momentaneo sollievo emotivo alla situazione che vive quotidianamente.
Questo progetto è stato realizzato dalla Cooperativa sociale onlus Tempo per l’Infanzia di Milano, grazie al finanziamento avuto sia da Banca Intesa che della struttura ospitante “Associazione Casa Amica”.
La cooperativa Tempo per l’Infanzia ha attivato, come riporta nel suo sito, un servizio di pet therapy con approccio cognitivo zooantropologico.
La pet therapy è un intervento co-terapeutico mirato, che si avvale della relazione con l’animale domestico, della sua collaborazione, per promuovere il benessere dei soggetti coinvolti in terapia, al fine di facilitare i processi terapeutici in atto. L’ambito di intervento è progettato attorno alle esigenze specifiche della persona o dei gruppi designati, costruendo percorsi ad hoc, con l’obiettivo di promuovere:
1. Gratificazione nelle relazioni;
2. Gestione delle Emozioni;
3. Pensiero creativo;
4. L’integrazione socio-relazionale.
e quello di prevenire:
1. Disgregazione del senso di Sé,
2. Quadri evolutivi psicopatologici correlati all’esperienza di degenza e di malattia;
3. Flessioni timiche prolungate nel tempo.
Per tutte queste motivazioni la Cooperativa sociale onlus Tempo per l’Infanzia di Milano ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare che interviene in progetti di tipo TAA/AAA (terapia ed attività assistita dagli animali) per verificare l’efficacia della attività di pet therapy con diversi fruitori affetti da disabilità importanti o patologie varie. Il lavoro multidisciplinare è composto da: educatori professionali, veterinari zooiatri, veterinari con master in comportamento animale, educatori cinofili, psicoterapeuta, operatori in pet therapy col cane/gatto e ricercatori di statistica dell’Università Bicocca. Questi professionisti cooperano e lavorano insieme per la stesura e la realizzazione di progetti di pet therapy.
Il progetto è in linea con la Carta dei Valori e dei Principi sulla Pet Relationship “Carta di Modena 2002”, tesa a sancire i principi e i valori dell’approccio relazionale con l’animale. Questo documento evidenzia che le attività svolte con gli animali non si basano sul loro utilizzo, ma sulla costruzione di momenti di relazione con essi.
Infatti, gli animali coinvolti, collaborano con l’essere umano diventando veri e propri co-terapeuti. Per tutta la durata dei progetti si provvede a monitorare lo stress degli animali coinvolti per prevenire e controllare la loro salute fisico-psicologica.
All’ interno di un rapporto di rete con le altre terapie, la pet therapy porta a miglioramenti delle funzioni fisiche, emozionali, cognitive del paziente, nelle aree in cui sono deficitarie secondo obiettivi predefiniti. Agli animali viene insegnato a stimolare o rieducare i fruitori in determinate situazioni di deficit che possono essere legate al linguaggio, l’autocontrollo, lo scambio affettivo, l’equilibrio emotivo, ecc.
La relazione tra il paziente e l’animale ha mirato a restituire al malato autostima, sicurezza, capacità relazionale ed equilibrio emotivo.
L’equipe progettuale ha selezionato degli obiettivi da raggiungere nelle varie sedute. Durante il percorso è stato svolto un monitoraggio costante. Alla fine di ogni incontro sono state compilate delle dettagliate schede di valutazione:
• attività effettuate durante la seduta;
• risposte del fruitore (relazione fruitore-animale ma anche fruitore-operatore);
• raggiungimento degli obiettivi;
• monitoraggio dello stress dell’animale, con check-up periodici del cane/gatto,
• supervisione regolare degli operatori da parte di uno psicologo specializzato.
L’intervento è stato studiato e programmato attentamente da una equipe progettuale (costituita da tutte le figure professionali coinvolte) su tutti gli aspetti legati al fruitore ed al tipo di obiettivi che si vogliono ottenere e che vengono prefissati dall’equipe e dalla Dirigenza della Struttura.
Alla fine di ogni incontro sono state compilate delle dettagliate schede di valutazione di:
• attività effettuate durante la seduta;
• risposte del fruitore (relazione fruitore-animale ma anche fruitore-operatore);
• raggiungimento degli obiettivi;
• monitoraggio dello stress dell’animale.
L’equipe progettuale ha selezionato degli obiettivi da raggiungere nelle varie sedute:
OBIETTIVI
• Stimolare le capacità relazionali e di collaborazione con gli altri ospiti
• Stimolare la manifestazione di emozioni positive
• Stimolare l’attenzione e le associazioni
• Restituire autostima e sicurezza
• Ridurre la percezione della sofferenza fisica e psicologica attraverso la distrazione”.