“Ho una fame che non ci vedo…” questo è il titolo che APRI Onlus, l’Associazione pro retinopatici e ipovedenti, ha scelto per il suo nuovo corso di cucina
L’iniziativa rientra nel progetto “Riabilitare in tutti i sensi”, progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo ed avrà inizio mercoledì 7 ottobre, nella cucina completamente attrezzata di via Ravaschietto, 31 ad Ivrea messa a disposizione di APRI da un’altra associazione, AIAS l’associazione italiana assistenza spastici.
Questo particolare corso di cucina si propone di aumentare il livello di autonomia domestica di non vedenti e ipovedenti, nel quadro di un intervento organico di tipo riabilitativo.
Alla guida della cucina ci sarà la chef Cristina Castelli, di Busano.
Dagli antipasti ai dolci, dalle pizze agli abbinamenti enologici, ogni settore della gastronomia può essere, egregiamente affrontato anche senza l’uso della vista.
«Esistono infatti ausili e tecniche – spiega Marco Bongi, presidente APRI alla stampa – perfettamente accessibili a chi non vede. Questa è la consapevolezza che anima gli organizzatori e i lusinghieri risultati raggiunti in passato non possono che rafforzare la convinzione di ottenere nuovi successi». «Chiederemo più avanti anche la collaborazione di locali e ristoranti del territorio – prosegue Bongi -. La nostra intenzione è quella di organizzare dunque cene al buio dove i disabili non solo facciano i camerieri, come già oggi avviene, ma anche i cuochi. Questo è il nostro modo di concepire la riabilitazione visiva».
La partecipazione, gratuita, è aperta a tutti i disabili visivi.
La precedenza andrà a coloro che non hanno mai vissuto questa affascinante esperienza. Chi fosse interessato ad iscriversi può pertanto inviare la sua candidatura alla seguente e-mail: canavese@ipovedenti.it.
La presentazione del corso mercoledì 7 ottobre, ore 12, in via Ravaschietto 31 – Ivrea