Fable, la protesi mioelettrica sta arrivando in Italia.
Protesi low cost, in Italia è in arrivo Fable a cura dell’Open Biomedical Initiative. La protesi sarà stampabile in 3D e sarà open source. Di recente a Londra in una fiera sulle tecnologie open, una ragazza ha indossato una protesi di mano stampata in 3D ricoperta di Swarovski, mentre una attrice e modella statunitense ne ha mostrato un’altra, chiamata “Bebionic”, disegnata per sole donne, con una forma più piccola. Anche Fable, la protesi elettromeccanica che Open Biomedical inititive (Obm) – un’iniziativa no profit globale per la realizzazione e la distribuzione di Tecnologie Biomedicali a basso costo, open source e stampabili in 3D, nata circa un anno fa – sta realizzando su misura per una ragazza, in qualche modo sarà personalizzata. «Dovrà essere leggera» continua. Perché questa ragazza italiana frequenta la scuola Holden a Torino, e scrive racconti per bambini, e «un domani – spiega alla stampa – quando avrò “educato” la mano a compiere movimenti molto fini, vorrei che mi aiutasse a compiere azioni che ora sono complicate per me, come girare le chiavi, prendere un bicchiere e scrivere. È un’educazione che viene fatta più avanti, gradualmente, quando la mano ce l’hai già. È come iniziare da zero». La ragazza italiana ha conosciuto Open BioMedical tramite un compagno della sua scuola e che tutto è iniziato con una mail inviata al suo fondatore per chiedere informazioni. Dopo qualche settimana la risposta: in cantiere tra i tre diversi progetti di Open BioMedical c’è anche una protesi mioelettrica e lei è la persona giusta.
Come funziona Fable
Fable è una protesi elettromeccanica, o mioelettrica, che sarà stampata in 3D e basso costo e sarà open source, come tutti i progetti di Obm. Significa quindi che una volta terminato il progetto, tutte le carte, gli studi del gruppo di ricerca saranno disponibili per altre persone che come la ragazza di Torino hanno bisogno di una protesi. Il che non significa che chiunque potrà stampare una protesi a casa perché non si vuole incoraggiare una biomedica fai da te, ma solo dare la possibilità, anche a chilometri di distanza, di riprodurre il progetto. È una protesi adatta per chi ha un particolare tipo di focomelia, congenita, o per chi ha subito un’amputazione. La sua particolarità è nella compattezza e nell’innovazione del software che permette di tradurre il segnale elettrico. Si tratta di un complicato sistema di elettronica che permette di trasformare in movimento della protesi e delle dita, il segnale mioelettrico generato dai muscoli prossimi al gomito. Fable sarà realizzato su misura per chi lo indossa, sia per quanto riguarda la parte meccanica, che deve avere le dimensioni giuste, sia per la parte elettronica che comanderà i motori per il movimento della mano. L’arto è mosso dai servomotori, attivati a loro volta dallo stimolo prodotto dal segnale che si genera quando inviamo l’intenzione di muovere il muscolo. Il segnale generato dai muscoli – attraverso il software – deve quindi essere in grado di attivare i servomotori della protesi e permettere a Fable di poter afferrare un oggetto e tenerlo.
Una community di scienziati per sviluppare dispositivi a basso costo
L’Open BioMedical Inititive è composta da una community di volontari e specialisti provenienti da ogni parte del mondo, che collaborano online per sviluppare dispositivi e applicazioni biomedicali a basso costo che possano essere riprodotti ovunque. L’idea quindi è quella di aiutare le persone aumentando l’accessibilità delle tecnologie biomedicali nei paesi industrializzati e in via di sviluppo, fornendo dispositivi validi e certificati. Attualmente i progetti portati avanti sono tre: una protesi meccanica, una mioelettrica (Fable) e un’incubatrice neonatale per i paesi in via di sviluppo.