Il Senato ha approvato il testo contenente aiuti per le associazioni
Il Senato della Repubblica ha dato il via libera alla Legge di Stabilità, con l’approvazione di un maxiemendamento che riprende sostanzialmente il testo approvato dalla commissione Bilancio, che ora passa alla Camera per l’approvazione definitiva.
Sono confermate le misure principali contro la povertà e l’ esclusione sociale, con un Piano nazionale di 600 milioni nel 2016 ed un miliardo dal 2017, oltre a diversi stanziamenti a favore di alcune associazioni per la disabilità.
Gli stanziamenti al sociale
Decisi anche l’aumento di 150 milioni annui del Fondo non autosufficienza (stabilizzato a 400) e i contributi per l’ Ente nazionale sordi (Ens), all’ Unione italiana ciechi, all’ Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti onlus (Anpvi), alla Biblioteca italiana per i ciechi “Regina Margherita” di Monza e alla Biblioteca italiani per ipovedenti “B.I.I. onlus”, a Special Olympics Italia e al Cip (Comitato italiano paralimpico).
Viene finanziata anche la seconda fase della sperimentazione clinica sul trapianto di cellule staminali cerebrali umane in pazienti con Sclerosi laterale amiotrofica.
Non ci sono ulteriori finanziamenti per il servizio civile, vengono identificate alcune prestazioni svolte da cooperative sociali e consorzi in esecuzione di contratti di appalto e convenzioni che potranno usufruire dell’aliquota Iva agevolata al 5%.
Le società benefit
Infine il testo contiene una serie di misure per promuovere la costituzione e favorire la diffusione di imprese chiamate società benefit, che perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, enti e associazioni nel territorio.
In base ad un modello americano, queste società dovranno operare nell’ambito sociale, ambientale e culturale e dovranno definire nei bilanci e documenti ufficiali il tipo di impatto ricercato e valutato secondo particolari criteri, pena la decadenza da questo titolo.
La loro presenza sarà in ogni caso valutata e regolamentata anche nell’ambito della prossima riforma del Terzo settore.