Traditi da Regione e azienda aggiudicataria gli accordi con i sindacati
L’azienda che ha vinto l’appalto li riassorbe tutti, ma a un livello inferiore e con stipendi più bassi. La Cisl: così non va. Sembrava che si fosse risolto con esiti positivi il passaggio di consegne del servizio Cup (centro unico prenotazioni) della Asl di Teramo alla nuova impresa che si è aggiudicata l’appalto. Sembrava, e invece l’invio delle lettere di assunzione ha riservato ai 114 lavoratori riassorbiti dalla Gpi spa di Trento una brutta sorpresa. Ne dà notizia Fabio Benintendi della Fisascat Cisl, uno dei sindacalisti che hanno seguito la trattativa nei giorni scorsi. «Il problema», dice, «è il livello d’inquadramento, l’azienda ne propone uno che non corrisponde alle mansioni che svolgono questi lavoratori né all’esperienza da essi acquisita.
Quale? La Gpi propone il secondo livello, che è il livello d’ingresso impiegatizio, con stipendi che corrispondono a quelli degli addetti alle pulizie. In trattativa avevamo fatto presente che era troppo basso, ma nelle lettere di assunzione è comparso lo stesso il secondo livello». Queste lettere sono state già firmate da alcuni lavoratori. «A me ne risultano appena cinque», dice Benintendi, «e anche questo dato dovrebbe essere tenuto in considerazione dall’impresa. Noi ovviamente non rifiutiamo le assunzioni, ci mancherebbe, ma chiediamo di modificare le lettere riconoscendo un livello adeguato. Lunedì (domani, ndr) vediamo cosa succede».
La trattativa tesa a garantire ai 114 lavoratori tutte le garanzie contrattuali e retributive si era conclusa giovedì dopo sette ore di confronto e aveva visto la partecipazione degli esponenti del servizio.