Assegnato l’Access City Award 2016, ma i problemi restano
Assegnato a Milano l’ Access City Award 2016, il riconoscimento della Commissione europea e dello European Disability Forum per le città che hanno posto buone pratiche per l’ accessibilità per le persone con disabilità motorie, sensoriali e con ridotte capacità di movimento.
Il premio viene conferito a chi abbia effettivamente migliorato la qualità della vita delle persone in relazione all’ambiente urbano e gli spazi pubblici, il trasporto e le relative infrastrutture, l’informazione e la comunicazione, le strutture pubbliche e i servizi.
Milano è la prima città italiana in assoluto ad entrare nella cinquina finale da quando è stato istituito il premio, ed ha battuto altre città di eccellenza come Kaposvar (Ungheria), Tolosa (Francia), Vaasa (Finlandia) e Wiesbaden (Germania).
Il premio è stato consegnato a Bruxelles dal Commissario dell’Unione europea per l’ Occupazione e Affari sociali, Marianne Thyessen, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, e alcuni rappresentanti delle associazioni di disabilità, come Marco Rasconi, presidente di Ledha e Nicola Stilla, presidente di Unione Ciechi Lombardia.
I progetti eccellenti
La Thyssen, che ha sottolineato come Milano abbia ottenuto l’importante riconoscimento, «oltre che per i suoi eccellenti e coerenti sforzi sull’accessibilità, anche per l’impegno in progetti ambiziosi che promuovono l’occupazione delle persone con disabilità e a sostegno di una vita indipendente».
Di fatto è stato premiato l’approccio adottato in occasione di Expo 2015, per i numerosi lavori effettuati nelle infrastrutture, per l’opera di pubblicità portata avanti tramite diversi canali, tra i quali i portali ExpoFacile e MilanoAccogliente, e per i diversi servizi adottati nel corso della manifestazione, come il Mobility center di Cascina Triulza.
Un metodo di lavoro condiviso con le diverse associazioni, per indicare le problematiche dell’accessibilità e focalizzarsi su alcuni temi in particolare, come i dieci percorsi turistico-culturali accessibili.
La situazione a Milano
Ma il riconoscimento non deve fare illudere sulla realtà delle persone disabili a Milano. Nel marzo scorso con un video tweet il presidente di AriSla e assessore alle attività produttive della Lombardia Mario Melazzini aveva denunciato la situazione impossibile per un disabile motorio.
Melazzini aveva percorso alcune strade e marciapiedi a bordo della sua carrozzina elettrica e fatto vedere i problemi vari, definendo la città inaccessibile alle persone disabili, anche per l’inciviltà di troppi automobilisti.
Aveva però concluso di avere fiducia, tenacia e determinazione e di avere la speranza che l’ Expo possa portare un concreto cambiamento di mentalità.