Una vera e propria scuola guida per chi è affetto da disabilità motoria e vuole imparare a muoversi in città con la carrozzina elettrica.
A Bologna è nata questa scuola guida molto particolare nel suo genere. Questa,infatti, è rivolta a chi deve imparare a usare le carrozzine elettriche per districarsi tra i mille ostacoli delle città.
Un vero percorso di “simulazione urbana” per testare le capacità, realizzato grazie ad una donazione da parte delle Fondazioni Divo Bartolini e Augusta Pini, è nato nella Corte Roncati, un bellissimo complesso edilizio di tremila metri quadrati nel centro di Bologna. Il complesso, che fino al 1978 ha ospitato il manicomio, oggi costituisce un polo specializzato per i servizi sulla disabilità. All’interno del polo sono servizi come la “Casa del giardiniere“, centro focalizzato sull’autismo; un centro regionale per le disabilità linguistiche e cognitive, la medicina riabilitativa infantile, l’Area Ausili e due appartamenti domotici (case tecnologiche grazie alle quali le persone con disabilità possono vivere in autonomia).
La scuola guida
L’obiettivo principale di questa scuola guida è quello di insegnare a muoversi in città, a chi lo deve fare senza accompagnatori, su percorsi realistici, con tutti gli ostacoli e le barriere architettoniche con cui i disabili devono confrontarsi ogni giorno.
L’utente disabile ha la possibilità di cimentarsi su due percorsi. Il primo, più comodo, simula le condizioni di strade e marciapiedi comuni in città (semafori inclusi).
L’altro, invece, è un tragitto più accidentato ed a ostacoli: un vialetto dissestato, il marciapiede con la pendenza, uno scalino, cunette, ciottoli e fastidiose canaline.
Un contesto urbano, quindi, che si avvicina molto alla realtà delle nostre città ed ai disagi che i disabili devono affrontare quotidianamente con la sedia a ruote.
L’idea è infatti quella di insegnare ad utilizzare la carrozzina elettrica tra i mille ostacoli delle città, tramite i percorsi e 32 prove a difficoltà crescente che da un lato valutano la capacità delle persone che ne hanno bisogno; dall’altro, serve a testare l’efficacia delle componenti meccaniche, visto che l’Area Ausili progetta carrozzine personalizzate in base alle esigenze di ogni paziente.
“L‘idea guida dei servizi ospitati è considerare la disabilità una condizione di vita, più che una patologia – spiega alla stampa Angelo Fioritti, Direttore Sanitario dell’Azienda Usl di Bologna –. Da ciò deriva l’esigenza di affiancare alla diagnosi clinica la valutazione funzionale delle abilità nei contesti reali di vita quotidiana. I nostri percorsi richiedono l’impegno di una molteplicità di figure professionali e la partecipazione attiva della persona con disabilità e della sua famiglia: l’obiettivo è promuovere l’autonomia”.