“La strada del sole”: l’esperimento olandese sulla pista ciclabile

La pista ciclabile a pannelli solari di Krommenie
La pista ciclabile a pannelli solari di Krommenie

A Krommenie, in Olanda, attivata una pista ciclabile pavimentata da pannelli solari che generano energia a ritmo molto veloce

Una pista ciclabile pavimentata da pannelli solari che generano energia. L’Olanda ci stupisce con l’ennesima innovazione urbanistica, dimostrando in particolare una grande attenzione sia per la modernizzazione dei trasporti, sia per quella relativa alle forme di energia.  In quest’articolo di circa un anno fa, infatti, avevamo parlato di tutte le sperimentazioni “smart” in corso ad Amsterdam, e in particolare del fatto che il 40% del traffico di tale città è costituito da biciclette, una percentuale circa 70 volte superiore a quella di Roma! In quest’articolo parleremo di un altro esperimento rivolto ai ciclisti che sta avendo successo, ovvero la SolaRoad, una pista ciclabile ipermoderna attivata a Krommenie, ad appena 25 Km da Amsterdam, nel novembre del 2014. Tale pista ha carattere sperimentale ed è lunga solo 100 metri, ma il consorzio che l’ha costruita prevede in un prossimo futuro di costruire piste fino ad un chilometro di lunghezza.

Com’è fatta la pista e come funziona

L’idea che sta dietro la SolaRoad è semplice: i raggi solari che cadono sulla sua superficie vengono assorbiti dai pannelli e convertiti in elettricità, che può servire per illuminare la pista. La generazione di nuova energia è notevole: è stato calcolato che nei primi 12 mesi di funzionamento della pista sono stati prodotti 9800 kilowatt/ora di energia, una quantità sufficiente a fornire elettricità a tre abitazioni. In futuro, assicurano gli artefici del progetto, la stessa idea potrà essere utilizzata anche per ricaricare le automobili che viaggiano sulle autostrade . La pista è costruita su lastre prefabbricate, e consiste di moduli rettangolari di 2,5 x 3,5 metri, rivestite dallo strato translucente di vetro temperato che si vede nella foto, e che è spessa circa 1 centimetro. Sotto il vetro ci sono delle celle solari costituite ciascuna da più cristalli di silicio.
Lo strato di vetro che ricopre ciascun modulo rettangolare
Lo strato di vetro immediatamente mostra una importante differenza con le superfici stradali tradizionali: esso deve infatti essere traslucente per lasciar passare la luce del sole e deve respingere lo sporco il più possibile. Inoltre, tale strato deve essere sufficientemente resistente da attutire gli scivoli e garantire quindi sicurezza ai ciclisti: questa è una delle sfide tecnologiche del progetto SolaRoad.

Un esperimento da paese moderno 

Insomma, l’esperimento olandese è riuscito, e ha tutte le carte in regola per prendere piede ed essere esteso ad altre realtà. Esso va nella direzione del risparmio di energia e del trasporto su bicicletta, due obiettivi senz’altro caratteristici di un paese moderno.