Cercare in rete notizie sulla propria salute.
Internet e salute: secondo Assosalute la prima regola da tenere presente quando si utilizza il web come fonte di informazioni in tema salute è diffidare dalle soluzioni troppo semplici per problemi e quesiti complessi. “I miracoli in fatto di salute – ricorda l’Associazione – non esistono”. Il 74% degli italiani considera internet un punto di riferimento utile per ottenere informazioni in tema salute, ma il rischio di incappare in vere e proprie bufale è molto presente. A indicare qualche semplice regola per evitarle è Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che attraverso la voce del suo presidente, Agnès Regnault, ricorda come “la rete e i social media rappresentano una grande opportunità per diffondere informazioni corrette e attendibili su temi riguardanti la salute, ma non sempre il bisogno di informazione delle persone è accompagnato da una corretta conoscenza di questi temi”. Gli italiani sono sempre più attenti alla salute e cresce il desiderio di essere consapevoli, informati, aggiornati sugli argomenti correlati alle mille tematiche che ruotano intorno a questa sfera. Il desiderio, anche sano, di mantenere uno stato di benessere psico-fisico è diventata particolarmente evidente negli ultimi dieci anni, complice la diffusione di internet e la sua sempre maggiore fruibilità. In presenza di un disturbo, la prima azione è infatti quella di cercare informazioni sul web, la piazza globale dove esperienze e conoscenze sono condivise e accessibili, sempre e ovunque.
Sì dal medico, ma già informati in rete
Se la rete non ha sostituito la visita, tuttavia sta cambiando le dinamiche da sempre alla base della relazione tra medico e paziente: sempre più spesso, chi si reca in ambulatorio ha già un bagaglio di conoscenze acquisite tramite il web e tende quindi a porsi con un atteggiamento interlocutorio, ben diverso dalla modalità passiva tipica dell’era pre-internet. L’interattività dei nuovi media ha poi reso i potenziali pazienti sempre più informati ma anche più “protagonisti”: un atteggiamento nuovo, con cui i professionisti della salute – dal medico al farmacista – ormai hanno imparato a confrontarsi. Il detto popolare “prevenire è meglio che curare” sembra essere stato ben compreso dagli internauti attenti alla propria salute: curiosi e desiderosi di approfondire specifiche tematiche, hanno recepito anche l’importanza di quei comportamenti che possono limitare o eliminare l’insorgenza di molti disturbi. L’informazione, soprattutto quando si riferisce ad ambiti delicati quali la medicina e la ricerca scientifica, dovrebbe essere responsabile e completa. Dal momento però che la popolarità di un sito/blog/social si misura in base al maggior numero possibile di accessi, commenti, “like” e retweet, la ricerca di visite e consensi spinge spesso a diffondere contenuti ad effetto ‘scoop’ ma non sempre attendibili. Specialmente per chi si muove nel web per approfondire questioni legate alla sfera della salute, l’autorevolezza della fonte, dovrebbe invece essere un requisito fondamentale ma, fra le tante pagine in cui ci si può imbattere, non sempre l’utente è in grado di capire quale sia la direzione migliore.