L’importante è confrontarsi con le tecnologie
Flessibilità mentale e tecnologia, una ricerca di due scienziati della North Carolina State University, conferma che ci sono persone che hanno una mentalità flessibile e che, se messe alla prova con la tecnologia, possono riuscire a cavarsela da soli egregiamente. Bisogna solo provarci. Secondo gli autori della ricerca, le persone tendono ad avere due tipologie principali di “mindset”, o atteggiamento mentale, quando pensano alle proprie abilità in vari campi, tra cui il gioco, l’atletica o la tecnologia. Da una parte un atteggiamento mentale fisso, quando si pensa che la propria capacità fare una certa cosa non possa cambiare. Dall’altra una mentalità “di crescita”, o incrementale. È quella di chi ritiene che le proprie abilità siano flessibili e possano migliorare attraverso l’esperienza. Non siamo però dei monoliti: la stessa persona può avere un mindset fisso per l’intelligenza e uno di crescita per l’atletica. Ora, gli scienziati sociali hanno scoperto che, nei campi in cui le persone hanno una mentalità flessibile, ottengono risultati migliori.
Come si è svolta la ricerca
A 152 partecipanti è stato chiesto se pensassero che la loro capacità di comprendere nuove tecnologie potesse cambiare. Hanno poi confrontato i risultati del test con della abilità come trovare dei link in una pagina e cliccarci sopra, per 13 siti diversi. Poco sorprendentemente, a metterci di meno, e a raggiungere le pagine con meno click, sono state le persone con un mindset di crescita. «Non c’era un’enorme differenza di tempo assoluto», dice uno dei due ricercatori autori della ricerca. «Ma se pensate al fatto che cerchiamo informazioni sul web per qualsiasi cosa, queste piccole differenze si accumulano e diventano una grande differenza». I nipoti hanno però una consolazione: dallo studio è emerso che ben l’87% dei partecipanti era stato identificato con una mentalità flessibile. Provare a far installare a loro il modem potrebbe essere un test per capire se i nonni appartengono a questa categoria.