L’algoritmo della bellezza?
Sarà venuta la curiosità, per chi usa queste applicazioni, di chiedersi perché sulle anteprime appaiono sempre persone molto piacenti. Si chiama Elo l’algoritmo che hanno inventato gli ingegneri informatici di Tinder, l’app di dating per eccellenza, usata in 196 Paesi al mondo, con 26 milioni di potenziali coppie create ogni giorno. A scoprire la sua esistenza è stato un giornalista di Fast Company e scrive, già dal titolo dell’articolo, che vorrebbe non averlo mai fatto. Gli esperti dicono che funziona come un «vast voting system», un ampio sistema di voto. E alla fine un numero, la propria posizione nella classifica della bellezza. Quel che è interessante, è come Tinder usa quell’algoritmo: proporre partner belli ai belli, brutti ai brutti. Nei fatti, è stato creato per non farci perdere tempo, e buona parte del tempo che perdiamo, in amore, lo perdiamo a coltivare l’illusione di inseguire un ideale.
Esistono anche le App per i “brutti”
Sui social network esiste anche Theuglybugball, una specie di Tinder esclusivamente per brutti – anzi, per persone “sfidate dalla bellezza” – fondato nel 2010 che vanta un milione di utenti registrati, e che quattro anni dopo ha celebrato il primo fidanzamento assoluto tra due ragazzi che si sono conosciuti grazie alla app. Ci sono poi persone che diventano dipendenti dal “lookism”, l’ossessione per l’apparenza. Ad esempio, caricando centinaia di selfie su HowHot.io, neonata app che promette di decidere, grazie a un amico di Elo, quale sia la foto migliore su Tinder . Negli ultimi dieci anni, Internet è diventato uno dei mezzi più utilizzati dalle persone per comunicare tra loro ed è quindi naturale che i rapporti via Internet riguardano tutti gli aspetti della vita: in Rete si possono trovare nuovi clienti o nuovi fornitori, ma anche la ricetta del giorno, come riparare il rubinetto di casa e nuovi amici selezionati, quanto a gusti, comportamenti, valori, abitudini ecc. Va da sé che su Internet si può trovare anche l’amore. Sappiamo tutti quanto siano diffusi gli annunci dei siti che si interessano degli incontri on line, presenti ormai anche nella versione in rete di rispettabilissime testate giornalistiche. Ma non corretto affermare che Internet abbia creato tout court il fenomeno degli incontri mirati (alla formazione di un rapporto stabile di coppia). Le agenzie matrimoniali, i club incontri, le trasmissioni televisive su questo tema esistevano già molto prima di Internet. Questo significa che, in questo settore, c’era già una consistente domanda (ed un’offerta) già prima che Internet si diffondesse capillarmente in ogni casa ed in ogni luogo di lavoro.Come sempre però, il web ha la capacità di potenziare i fenomeni, di amplificarli e di diffonderli.