Da Cooperfidi e Fondazione con il Sud un fondo di 5 milioni e garanzie
Le cooperative sociali, i consorzi e le organizzazioni non profit del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia) che vantano crediti verso la Pubblica amministrazione avranno a disposizione un Fondo di 5 milioni di euro e garanzie per altri 50 milioni.
I finanziamenti saranno garantiti grazie ad un fondo costituito dalla Fondazione Con il sud, dai fondi mutualistici della cooperazione (Fondosviluppo, Coopfond, General Fond) e dalle finanziarie che aiutano la cooperazione: Cgm Finance, C.c.f.s. e Cooperfactor.
Il fondo è gestito da Cooperfidi Italia, il confidi nazionale della cooperazione e del terzo settore vigilato da Banca d’Italia, che rilascia le proprie garanzie alle banche e società finanziarie particolarmente attive nel settore sociale: Banca Popolare Etica, Banca Prossima, Bcc, Unipol Banca.
Operazioni possibili per le cooperative
Grazie alla revisione del regolamento che ne regola l’accesso, il fondo potrà garantire operazioni fino a 500 mila euro per cooperative ed associazioni, 1,4 milioni per i consorzi.
Saranno smobilizzati i crediti vantati dai soggetti beneficiari verso la pubblica amministrazione per le seguenti attività: contratti di appalto, prestazioni di servizi, rimborsi fiscali, devoluzione 5 x mille.
Pesanti ritardi nei pagamenti
Tutto ciò potrà garantire ossigeno alle cooperative sociali ed associazioni non profit del Mezzogiorno denunciano ancora oggi una situazione pesante determinata da crediti verso la Pa per oltre 450milioni di Euro e da tempi di pagamento tra i 115 e i 150 giorni, specie in Calabria e Campania.
Per Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, i debiti della Pubblica amministrazione al Sud rappresentano “un serio problema per le cooperative sociali e le associazioni impegnate in prima linea sul territorio a supplire lo stato fornendo servizi sociali essenziali per i cittadini.
“Questo fondo è uno strumento che va ulteriormente promosso perché rappresenta una opportunità concreta per tutti, organizzazioni non profit, operatori, cittadini e anche le stesse Pa”.
(Fonte: Superabile)