Con un gioco on line basato su dati scientifici la casa di videogame UbiSoft simula un’epidemia da fine della civiltà
Sei stato infettato con il virus del vaiolo. Sei il paziente zero. A causa tua sta per scoppiare una pandemia. Per fortuna non è vero (ma potrebbe esserlo) e questa è la premessa con cui ti accoglie, online, Collapse simulatore di epidemie globali, basato su dati scientifici e modelli epidemiologici, concepito per mostrare come si evolve la pandemia che porterà al collasso la società mondiale così come noi la conosciamo. Collapse è in realtà concepito dalla casa di videogiochi UbiSoft per introdurre e promuovere “The Division“, un videogame apocalittico basato sull’omonimo romanzo dello scrittore americano Tom Clancy e che racconta le imprese di una squadra segreta che ha l’incarico di riportare l’ordine.
L’argomento è stato trattato innumerevoli volte dalla letteratura e dal cinema di fantascienza (e non solo) immaginando, di volta in volta, corse contro il tempo dell’eroe di turno per fermare l’espansione del mortale virus o la lotta per la vita dei sopravvissuti in scenari apocalittici dove l’uomo è lupo all’uomo.
Del resto, che il tema sia caldo non lo dimostra solo la popolarità di film e serie televisive di successo sulla pandemia delle pandemie del nostro immaginario, quella dei morti viventi, o degli Zombies che dir si voglia, ma anche la concreta costante minaccia di attacchi terroristici biologici che vivono le metropoli.
VIVIAMO IN UN MONDO FRAGILE E COMPLESSO e ci affidiamo ogni giorno a sistemi interdipendenti: elettricità, trasporti, banche, ospedali, comunicazioni. È sufficiente che ne venga a mancare uno per innescare un micidiale effetto-domino che in pochi giorni porterebbe al collasso l’intera società. (dal sito di Collapse)
[jwplayer mediaid=”15191″]
UbiSoft – The Division: Trailer ufficiale
Una pandemia time lapse basata su dati reali
Collapse, per portarci fino alla fine del mondo utilizza dati della Nasa, delle rotte aeree della Iata – si perché è proprio la velocità e la diffusione dei mezzi di trasporto aereo,(77mila voli ogni giorno in tutto il mondo) la chiave per il rapido sviluppo oggi di una pandemia oggi – e gli Open Street Map per ricreare le principali 3800 città del mondo in cui vive il 95 per cento della popolazione mondiale ed a partire dalle quali si può utilizzare il simulatore. All’interno di ciascuna città simulata sono presenti poi centinaia di punti d’interesse attraverso cui si sviluppa la simulazione, come ospedali, farmacie, banche, aeroporti, carceri e centrali elettriche, per un totale di quasi mezzo milione di località urbane chiave. Il tutto sotto la supervisione di esperti consulenti di gestione di epidemie e di emergenze che hanno testato i modelli di sviluppo della catastrofe e ne hanno certificato la veridicità. Cosa aggiungere? Let’s play, decidendo se salvare l’umanità o portarla all’estinzione e tenendo presente che la seconda opzione è sicuramente quella più alla portata di tutti.