Azioni congiunte di Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili e ADUC
A poco tempo dalla sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha escluso dal calcolo dei redditi dell’ Isee le indennità relative alla disabilità, i cittadini si trovano in una situazione di confusione, la situazione ancora non è definita.
Tutti gli enti interessati, come l’ INPS, i Comuni e le Agenzie per l’Entrata non hanno ancora recepito le sentenze, lasciando di fatto la situazione in sospeso.
E il Ministero del Lavoro conferma che, al fine di dare attuazione alla sentenza, è già in corso il processo di modifica dell’ articolo 4 del Dpcm sul nuovo Isee, attraverso l’individuazione degli specifici trattamenti indennitari/risarcitori da corrispondere ai disabili, nonché attraverso l’idonea rimodulazione delle franchigie, per ristabilire l’equilibrio complessivo del sistema.
Le azioni dei cittadini
Ma intanto i cittadini, che non hanno ricevuto risposte da parte dei CAAF o dei Comuni sul ricalcolo la propria posizione, possono far valere i propri diritti.
Infatti il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili annuncia una collaborazione con ADUC, l’Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori, per le azioni collettive volte al riconoscimento della propria posizione.
La prima consiste nella compilazione e nelll’invio agli enti interessati di una richiesta di rideterminazione dell’ ISEE, elaborata dall’ ADUC (questo il testo).
La richiesta ufficiale agli Enti
In questa si chiede che sia rideterminato l’ ISEE per il 2015 (e anche per il 2016 per chi lo ha già fatto per l’anno in corso) escludendo tali sussidi dall’ISR.
Inoltre di adottare tutte le conseguenti misure riparatorie del caso, quali la rideterminazione della quota di compartecipazione a carico dell’utente per l’anno 2015 e l’anno 2016, e la conseguente restituzione degli importi dovuti. In difetto, si provvederà ad adire tutte le sedi giudiziarie conseguenti.
Aduc e Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili ricordano che non è importante inviare la comunicazione tramite raccomandata A/R anche alle loro segreterie, ma è sufficiente la posta ordinaria o via E-mail a: aduc@aduc.it e presidenza@famigliedisabili.org.
Inoltre, in previsione del perdurare del gravissimo ed illegittimo comportamento del governo di inerzia di fronte all’applicazione della sentenza definitiva, il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili ha deciso di inviare una diffida al governo subito dopo le festività di Pasqua.
Sempre nella speranza che si facciano passi concreti per il ripristino della legalità a seguito delle sentenze del Consiglio di Stato.