Il III° Municipio di Roma ospita il 1 Aprile, un convegno su “Disabilità ed inclusione sociale nel territorio” promosso da Meet Project
Il soggetto disabile nella società contemporanea dominata da valori legati ai consumi, al mito del successo, alla cultura del corpo e dell’immagine è una presenza provocatoria e poco rassicurante.
A voler essere pignoli, i disabili sono “la terza nazione del mondo”, quasi un miliardo di persone. È da sottolineare, inoltre, che da qualche anno il Ministero si propone di promuovere il passaggio dall’integrazione, che attualmente è quella più praticata nelle scuole di ogni ordine e grado, all’inclusione. Promuovere tale passaggio significa modificare i propri modelli di riferimento, dall’ambito strettamente educativo alla sfera educativa, sociale e politica in senso lato,
L’accettazione della persona disabile è stata progressivamente assorbita dalla società nel tempo, anche se ancora oggi i pregiudizi esistono e sono spesso un ostacolo alla reale inclusione.
Tuttavia si possono osservare situazioni di permanenza per tempi più o meno lunghi in centri socio – educativi seguiti poi da esperienze di addestramento al lavoro, di inserimento in cooperative sociali o progetti artistico-performativi.
Questo quadro culturale di cambiamento – che sarà lungo e complesso – richiede nuove capacità e competenze, per promuovere l’inclusione, da parte delle stesse associazioni di promozione e tutela. Non è un caso che a livello internazionale le strategie di azione del Forum Europeo sulla Disabilità (l’EDF – European Disability Forum) si stiano orientando su campi di azione nuovi. Come conseguenza di questo nuovo approccio inclusivo, un processo di cambiamento sta avvenendo anche nell’ambito delle nuove professioni indirizzate alle persone con disabilità. Pertanto, risulta determinante l’ azione dei mediatori che intervengono nelle varie fasi ( operatori sanitari, insegnanti, assistenti sociali, famiglie etc), poiché dovranno sapersi porre in modo progettuale guardando non solo al proprio tratto di percorso, ma a quanto è stato fatto prima e soprattutto a quello che si deve ancora fare.
L’obiettivo, quindi, non è più quello di guarire, bensì di sostenere la vita indipendente e l’inclusione nella comunità.
Ma la società odierna ha strutturato servizi di abilitazione e di crescita verso le persone con disabilità? Ha gli strumenti e le conoscenze adatte per sostenere i processi di inclusione?
Ad aprire il dibattito, la proiezione del trailer docufilm (3’’) “Il viaggio di Kalibani”
FINALITÀ
Per le considerazioni fatte in premessa le finalità del progetto sono le seguenti:
- Relazionare gli strumenti e le conoscenze territoriali in atto nei processi di inclusione;
- Consolidare e/o migliorare i livelli raggiunti dai soggetti coinvolti;
- Accogliere le famiglie nella disponibilità al dialogo e alla collaborazione in vista di un efficace percorso per soggetti disabili;
- Promuovere e coltivare le necessarie relazioni con il territorio le associazioni e le famiglie.
TEMI
- Inclusione artistico-performativa
- Inclusione lavorativa
- Inclusione territoriale
PROGRAMMA
Moderatore: Dott. Gabriella Ricciardi
17.00 – Registrazione e saluti
17.10 – Proiezione trailer film documentario “Il viaggio di kalibani”
17.20 – Alessandro De Michele – Regista autore del film documentario “Il viaggio di Kalibani”: Kalibani: un viaggio nell’anima e nel corpo.
17.30 – Dott. Stefano Onnis – Ass. Come un albero ONLUS: L’esperienza del progetto Home Food .
17.40 – Dott. Riccardo Daniele Pecora – Psichiatra U.O.S. Disabili Adulti ASL RM1 (EX RM A IV° Distretto), Psicologo Analista Associazione Italiana di Psicologia Analitica (A.I.P.A.): L’ombra dell’inclusione: l”iperinclusività.
17.50 – Dott. Alessandro Paramatti – Comitato Genitori Giovani Disabili Psichici: Quadro normativo e inclusione lavorativa.
18.00 – Lorenzo Salvatori: vi dico la mia! il racconto e l’esperienza di chi vuole diventare attore
18.10 – Dott. Gabriella Ricciardi: Conclusioni.
18.15 – Dibattito
L’iniziativa è inserita nella rassegna P.O.I. (Parole, Opere, Impegno) – Prospettive di innovazione sociale
La rassegna P.O.I. ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi sociali quali la disabilità, il patrimonio culturale, il turismo responsabile e sostenibile, l’ecologia e la cooperazione. Tutto ciò attraverso il linguaggio musicale, quello della pittura, delle immagini e delle arti performative, avviando un dibattito in grado di stimolare il pensiero critico, soprattutto fra le giovani generazioni.
Il convegno è promosso da: MEET Project
Associazione di promozione sociale costituita da 7 giovani attivi nel campo della promozione della cultura, del dialogo interculturale e dell’inclusione sociale. L’associazione si occupa dell’organizzazione di piccoli eventi culturali e di attività di animazione sociale, finalizzati a informare e comunicare il valore aggregante della cultura. Fra le altre cose, l’associazione promuove le opportunità offerte dalla Commissione Europea per l’istruzione, la mobilità, l’intercultura e la cittadinanza attiva. meetpjt@gmail.com