Pronto soccorso, si cambia

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Pronto Soccorso

Anziché i codici vi saranno 5 numeri, infermieri più autonomi

Una piccola rivoluzione è in programma a breve nei Pronto soccorso: spariranno i quattro codici colore per l’accesso alle cure (bianco, verde, giallo e rosso) ed aumenterà il ruolo autonomo degli infermieri nei trattamenti.

E’ quanto stabilito dal documento di revisione delle linee guida sul triage intraospedaliero, elaborato da un tavolo di lavoro tra il ministero della Salute e le società scientifiche per la revisione delle procedure.

Le nuove linee guida entreranno in vigore quando otterranno il via libera della Conferenza stato-regioni.

I nuovi codici

Per chi arriva in pronto soccorso, gli infermieri opportunamente formati assegneranno un codice numerico di priorità, da 1 a 5 su una scala decrescente.

Il codice 1 riservato alle emergenze, per i casi di interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali;

il 2 per le urgenze, quando cioè si constata un rischio di compromissione delle funzioni vitali ma la condizione del paziente è stabile pur se con rischio evolutivo o dolore severo;

il 3 riservato alle urgenze differibili, dove le condizioni sono stabili ma servono prestazioni complesse;

il 4, urgenza minore, che richiede prestazioni diagnostico-terapeutiche semplici mono-specialistiche.

Infine il 5 per le non urgenze (attuali codici bianchi)  che sono smaltibili entro un massimo di 4 ore.

Con la revisione le urgenze non potranno aspettare più di 15 minuti, mentre le urgenze differibili e minori, andranno trattati rispettivamente entro al massimo 60 o 120 minuti.

Il ruolo degli infermieri

Nelle strutture che registrano più di 25mila accessi in pronto soccorso l’anno, il triage andrà sempre affidato a infermieri dedicati a questa funzione in via esclusiva.

Secondo le linee elaborate, questi valuteranno in autonomia, l’appropriatezza dell’accesso e avvia tutte le procedure previste dai protocolli di presa in carico, fino alle dimissioni.

L’utente sarà continuamente rivalutato, una modifica nelle sue condizioni comporterà l’aggiornamento del triage.

Diventerà infermiere di triage chi avrà già lavorato in pronto soccorso per almeno 6 mesi e solo dopo un corso teorico di almeno 16 ore e un periodo di affiancamento di almeno 36 ore con un tutor esperto.

Poi, c’è l’aggiornamento continuo e la frequenza di corsi specifici, come quelli sul soccorso pediatrico per chi tratterà le urgenze nei bambini.

Sono previsti anche ambienti per l’accoglienza, aree pensate per bambini, anziani e disabili e altre sale d’attesa per pazienti autosufficienti e per i loro accompagnatori.

(Fonte: Il Sole-24Ore)