Un farmaco a base di Cannabidiolo sembra efficace per controllare le crisi
In pochi anni la marijuana ed i suoi derivati stanno passando dall’illegalità alla legalizzazione, almeno a scopi terapeutici, per le molteplici virtù farmacologiche che hanno dimostrato. L’ultima scoperta viene dal Centro Medico Langone della New York University, specializzato nella ricerca sull’epilessia, dove un’equipe di ricercatori guidata dal neurologo, neurochirurgo e psichiatra Orrin Devinsky ha dimostrato l’efficacia di un farmaco a base di Cannabidiolo, o CDB, uno dei principi attivi della cannabis, nel ridurre la frequenza delle crisi epilettiche nei bambini e nei giovani adulti, resistenti ad ogni altro trattamento farmacologico. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Lancet lo scorso dicembre, ma i suoi contenuti erano già stati anticipati dagli atti della conferenza dell’Accademia Americana di Neurologia del 2015.
Uno studio in tutti gli Usa, che apre a nuovi impieghi della a cannabis
La ricerca ha coinvolto 11 centri che si occupano di epilessia in tutto il paese, dove per 12 settimane ai pazienti è stato somministrato l’Epidiolex un farmaco per via orale a base di CDB. Si è assistito durante questo periodo ad una riduzione media delle crisi di oltre un terzo su base mensile e a poco meno della metà nell’intero periodo di osservazione. Il farmaco sarebbe inoltre ben tollerato, salvo rari effetti collaterali.
“Siamo davvero incoraggiati dai risultati dei nostri test che dimostrano che CBD è sicuro e ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, e che le crisi sono calate drasticamente – ha dichiarato Devinsky – ma prima di dare speranza alle famiglie che combattono quotidianamente contro gli effetti devastanti dell’epilessia resistente alle terapie tradizionali, è necessaria una maggiore ricerca, inclusi più studi attraverso test casuali controllati che stiamo per condurre. Tutto questo per raccomandare il Cannabidiolo per il trattamento dei pazienti che patiscono crisi incontrollate”. L’Epidiolex, medicinale non autorizzato nel nostro Paese e prodotto dalla casa farmaceutica inglese GWFarma, che non ha avuto alcun ruolo nell’organizzazione dei test se non quello di fornire il farmaco necessario, avrebbe dimostrato di essere particolarmente efficace nelle forme di epilessia riconducibili alle sindromi di Dravet e di Lennox-Gastaut (LGS).