La tecnologia di una startup per riciclare il cotone di cinque tshirt e trasformarlo in un paio di 511
I capi d’abbigliamento sono spesso costosi, anche in termini di risorse ambientali necessarie a produrli. È per questo motivo che la Levi’s, la notissima marca americana d’abbigliamento casual famosa per i suoi jeans, ha sviluppato, insieme alla startup di Seattle evrnu, un sistema per riciclare il cotone di capi d’abbigliamento usati e trasformarlo in fibra utilizzabile per produrre nuovo tessuto. Il primo prototipo realizzato è un paio di jeans Levis 511 prodotti quasi interamente in materiale riciclato, sono infatti ancora presenti fibre di cotone vergine, ma per il futuro si conta di poter produrre capi d’abbigliamento al cento per cento riciclati. Il nuovo tessuto, oltre a ridurre drasticamente la quantità di rifiuti tessili in discarica, promette di risparmiare nel ciclo produttivo almeno il 98 per cento di acqua rispetto alla coltivazione e alla trasformazione industriale tradizionale del cotone vergine.
“Il primo prototipo rappresenta un’evoluzione importante nell’innovazione nell’industria dell’abbigliamento – afferma Paul Dillinger, capo dell’innovazione globale di prodotto di Levi’s Strauss & Co. – sebbene siamo all’inizio , questa tecnologia promette bene e rappresenta uno stimolante avanzamento nella sperimentazione dell’impiego di cotone rigenerato per ridurre l’impatto ambientale della nostra produzione”.
Solo negli Stati Uniti ogni anno, infatti, vengono prodotti oltre 13 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, di cui ben 11 milioni finiscono in discarica, mentre con questo nuovo sistema potrebbero in buona parte essere riciclati per produrre tessuti di qualità apri a quella da cui sono ricavati, a costi inferiori e con un più basso impatto ambientale.
Il processo di rigenerazione realizzato dalla start-up della west coast è semplice. Dopo aver liberato il tessuto da riciclare dai coloranti e da ogni altro elemento estraneo, il cotone viene ridotto in polpa spezzandolo fino ad arrivare alle componenti molecolari della fibra. Queste ultime vengono quindi ricomposte e filate come una nuova fibra personalizzabile in tutte le sue caratteristiche in modo da realizzare un prodotto da destinare, a seconda delle necessità, alla realizzazione di magliette morbide o di jeans resistenti.