Cavi per controllare i dati
I cavi sottomarini della Rete. Facebook e Microsoft stanno costruendo un cavo sottomarino per avere il controllo sui loro dati, ma anche Amazon e Google stanno facendo altrettanto. Questa enorme infrastruttura coprirà più di 4.000 miglia tra la Virginia e la Spagna ed è stata affidata alla spagnola Telefonica. Dovrebbe essere pronta per il prossimo anno.
Le due società hanno dichiarato alla stampa che la rete via cavo sotto l’Atlantico contribuirà a ridurre i costi e a soddisfare la crescente domanda di connessioni veloci e affidabili per la trasmissione dati sia ad uso commerciale. Dovrebbero beneficiarne anche sistemi come il cloud computing e l’Internet of Things. La rete sottomarina andrà a coprire una zona scoperta – molti dei cavi transatlantici partono infatti dall’area di New York e raggiungono il Nord Europa – in modo da avere più percorsi e non dipendere da un solo cavo o due tutti nella stessa zona. Cosa che ne comprometterebbe l’efficienza. Quello dei cavi sottomarini è una operazione che già Google aveva annunciato nel 2014 descrivendo un suo recente investimento da 300 milioni di dollari in un sistema di cavi sottomarini in fibra ottica che unirà la West Coast americana col Giappone, facendo scorrere traffico Internet e telefonico in una “linea” che può arrivare a una capacità di 60 Terabit per secondo, ovvero 10 milioni di volte più veloce di una connessione casalinga.
Tecnologia avanzata e costi in calo
Con le tecnologie sempre più avanzate, i costi per la trasmissione dei dati è sensibilmente calato Per i giganti del web company la spesa per la realizzazione di un cavo sottomarino – che si aggira intorno ai 200 milioni di dollari – è più conveniente che pagare un operatore per spostare i dati dei miliardi di account dei loro utenti o clienti tra le dozzine di data center sparsi per il mondo. Google è stato l’apripista, con la posa di un cavo da 6.200 miglia nell’Oceano Pacifico nel 2010. La società sta ora completando un altro cavo trans-Pacifico e una linea Atlantica tra gli Usa e il Brasile.