Un progetto internazionale guidato dalla Scuola Sant’Anna di Pisa
DeTOP (Dexterous Transradial Osseointegrated Prosthesis with neural control and sensory feedback) è un progetto di ricerca internazionale che mira a creare nuove protesi bio-meccatroniche di arto superiore capaci di riprodurre le funzionalità della mano naturale.
Finanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Horizon 2020, è guidato dall’ Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa e vede la partecipazione di Università di Goteborg, Università di Lund, Università dell’Essex, Prensilia Srl, Integrum AB, CSEM.
Il progetto intende realizzare nuove protesi in grado di migliorare in maniera sensibile la vita quotidiana delle persone con amputazioni, grazie a una nuova interfaccia uomo-macchina che permette il controllo naturale dei movimenti e rende più facile il recupero delle percezioni tattili del paziente.
Tramite le interfacce muscolari
In particolare, la ricerca scientifica si concentrerà sulle protesi transradiali, ossia sotto il gomito, sperimentando un innovativo sistema di fissaggio scheletrico che consente una maggiore stabilità a lungo termine, oltre che un sensibile miglioramento delle funzionalità motorie e percettive dell’amputato.
Il punto di partenza del progetto è infatti la tecnica dell’ osseointegrazione combinata alle interfacce neuromuscolari, recentemente collaudata dall’Università di Goteborg e da Integrum AB per le amputazioni transomerali .
L’obiettivo di DeTOP è proprio quello di rendere accessibile tale tecnologia anche per i casi più frequenti di amputazioni transradiali, mirando a rivoluzionare le tecniche di controllo delle protesi.
La protesi robotica verterà su un sistema meccatronico con motori per i movimenti e sensori progettato per di ripristinare l’efficienza motoria e sensoriale che il paziente ha perduto dopo l’amputazione.
Per una maggiore sensibilità dell’arto
Finora il controllo dei movimenti nelle protesi degli arti superiori era stato reso possibile attraverso sensori da applicare sulla pelle, con esiti non sempre ottimali sia dal punto di vista della funzionalità che della percezione tattile.
DeTOP invece punta a utilizzare una tecnologia di interfacce neuro-muscolari, basate sull’uso di una struttura osseo integrata che creano collegamenti bidirezionali efficienti tra l’uomo e la protesi robotica.
La nuova protesi sarà valutata in corso d’opera su tre pazienti che saranno seguiti passo dopo passo in una clinica specializzata a Goteborg, in Svezia.
I partner del progetto avranno la possibilità di monitorare in maniera costante i risultati, in modo da rendere la tecnologia di DeTOP clinicamente accessibile a tutti.
Per informazioni vedere il sito www.detop-project.eu/