Il decreto è pronto
Ausili per disabili: il nuovo tariffario, manca solo il via libera del Minestero delle finanze al provvedimento che ridetermina i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), che comprendono anche l’assistenza protesica ai cittadini italiani. Ne parla disabili.com, Qui il testo del decreto. Dopo 17 anni di attesa e annunci di revisione, l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario delle protesi e ausili sta arrivando. Nelle settimane scorse le Regioni hanno dato l’ok all’ultimo testo del decreto sui nuovi Livelli di assistenza – i quali contengono, appunto, anche l’elenco delle protesi e degli ausili che il Sistema Sanitario Nazionale provvede ad erogare ai cittadini italiani. Il precedente decreto si limitava ad una descrizione generica, rinviando agli atti normativi vigenti alla data della sua emanazione, l’attuale provvedimento ha carattere effettivamente costitutivo, proponendosi come la fonte primaria per la definizione delle “attività, dei servizi e delle prestazioni” garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda l’assistenza protesica viene ridefinito il contenuto dell’elenco delle protesi “su misura” e dell’elenco degli ausili “di serie” aggiornando la nomenclatura in relazione alle innovazioni cliniche e tecnologiche intervenute nel corso degli anni e operando consistenti trasferimenti (carrozzine, protesi acustiche, ecc.) dal primo al secondo elenco. I dispositivi “di serie” vengono a loro volta distinti in due sottoinsiemi a seconda che richiedano o meno la presenza del tecnico abilitato per l’applicazione o “messa in uso” del dispositivo. Nei nuovi elenchi sono inclusi dispositivi di tecnologia avanzata per gravissime disabilità, le protesi acustiche digitali, mentre sono esclusi alcuni dispositivi ortopedici su misura per lievi deformità del piede (plantari e scarpe ortopediche di serie).
I beneficiari
Per quanto riguarda i soggetti beneficiari dell’assistenza protesica, vengono inclusi tra gli aventi diritto i soggetti che, pur in attesa di accertamento dell’invalidità, abbiano urgente bisogno dell’ausilio, come pure i soggetti affetti da malattie rare e i soggetti in ADI con disabilità temporanea (laddove le ASL abbiano attivato i servizi per il riutilizzo degli ausili). Viene poi limitata la previsione dei “tempi minimi di rinnovo” ai soli dispositivi su misura.
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