Creato un materiale in grado di reagire e cambiare forma in maniera programmata se si esercita una pressione esterna
Protesi e dispositivi indossabili che si adattano perfettamente al corpo. Questa sembrerebbe la prima applicazione possibile di un metamateriale in grado di cambiare forma in maniera programmata se viene esercitata una pressione sulla sua superficie. I metamateriali sono materiali tecnologici che hanno proprietà chimiche e fisiche non non si riscontrano in natura nei loro singoli componenti e sono quindi al centro di un’intensa attività di ricerca scientifica e tecnologia. Nel caso di quest’ultimo arrivato si tratta, almeno per il momento, di un cubo di 3 cm di lato realizzato grazie alla stampa 3d e composto di piccoli cubi di gomma, i voxels, programmati, attraverso differenti polarizzazioni elettriche, in modo da assumere una specifica posizione se uno dei lati del cubo è soggetto ad una pressione. Per il momento – come è possibile vedere nel video – se si preme su un lato del cubo, sul lato opposto appare un sorriso in rilievo e sul lato compresso la stessa figura in bassorilievo.
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Il nuovo metamateriale è stato realizzato grazie ad una ricerca, coordinata dai ricercatori dell’Amolf, un laboratori olandese di fisica fondamentale dei materiali, e pubblicata su Nature. La realizzazione di questo metamateriale sensibile alla pressione ed in grado di cambiare forma in maniera programmata, ha delle potenziali applicazioni nella realizzazione di protesi e per tecnologie indossabili che interagiscano con il corpo umano in maniera personalizzata. In particolare, questa nuova classe di metamateriali potrebbe essere in grado aderire alla perfezione alle cicatrici e rappresentare il supporto ideale per fissare protesi in grado di aderire perfettamente al corpo e agli arti e di prevenire infiammazioni, infezioni ed altri inconvenienti dovute al contatto che incontrano coloro utilizzano protesi per molto tempo.
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