Accordo tra Ministeri per rilanciare il turismo tramite il WiFi
Nasce il WiFi pubblico per il turismo. E’ di questi giorni un accordo tra il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero della Cultura per la creazione di una rete pubblica di WiFi federati accessibile nei siti turistici. Paolo Nuti (McLink). Utilizzare le potenzialità la leva del turismo per diffondere nuovi servizi digitali via SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che diventerà da gennaio la chiave d’accesso ad una nuova rete pubblica di WiFi federata disseminata sul territorio nazionale, a partire dalle località balneari e dalle città d’arte.
Nell’occasione, sempre in tema SPID, sono stati annunciati due nuovi Identity Provider (Aruba PEC e Sielte) in arrivo a settembre e un un call center per rispondere ai quesiti dei cittadini sulle modalità di acquisizione delle credenziali. L’obiettivo di queste iniziative è invogliare i cittadini, con nuovi servizi, a richiedere le credenziali necessarie all’accesso online ai servizi della Pubblica Amministrazione al Sistema Pubblico di Identità Digitale, che a quattro mesi dal suo lancio stenta a decollare, con 85.320 credenziali erogate. Poche per raggiungere gli obiettivi del Governo, che ha fissato l’obiettivo di 3 milioni di identità distribuite entro fine anno.
WiFi pubblico: da gennaio in aree balneari e città d’arte
La prima novità riguarda la costituzione di una rete pubblica di WiFi federati con un accesso unico via SPID. Gli impegni del protocollo siglato fra Mibact, Mise e Agid prevedono la banda ultralarga per collegare i siti turistici e culturali, una rete WiFi federata con un sistema di accesso unico, accessibile con il sistema pubblico di identità digitale (Spid), dati pubblici e privati aperti, con regole di utilizzo che consentano lo sviluppo di servizi.
Entro gennaio 2017 saranno attivate 3 sperimentazioni di allestimenti di reti WiFi: nelle grandi aree balneari, nei 51 siti Unesco e nelle 18 città della cultura, in aeroporti, porti e autostrade. Il protocollo avrà la durata di tre anni, prorogabile di altri due, e per la fase operativa prevede la costituzione di un tavolo tecnico con due rappresentanti di Mibact, Mise e Agid. A tutt’oggi sono 292 le amministrazioni attive via SPID e 648 i servizi online accessibili attraverso il nuovo sistema di login.
Hanno aderito a SPID le 99 Camere di Commercio italiane e dalla fine di luglio sarà accessibile il servizio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) per 3.300 comuni. I tecnici dicono che l’apertura ad un sistema di roaming federato per l’accesso agli hotspot su una rete WiFi pubblica è un’operazione tecnicamente semplice. Il riconoscimento a mezzo SPID è sicuro, ma perché sia vantaggioso per gli utenti bisogna renderlo automatico. In altre parole, il sistema sarà davvero efficace se le credenziali SPID dell’utente saranno riconosciute in automatico, dopo la prima registrazione, da tutti gli hotspot che comporranno la rete WiFi federata.
Ci sarà poi l’apertura di un call center che risponde al numero 06.82888.736 attivo dalle ore 9:30 alle ore 16:00 dal lunedì al venerdì. Possibile inoltre fare domanda di assistenza online, scrivendo al sito www.spid.gov.it
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