Mario Dany De Luca
Vittima una ragazza su sei in Italia
In occasione del Safer Internet Day 2017 il 7 febbraio 2017 si celebra la prima Giornata italiana contro il cyberbullismo e il bullismo a scuola, dal titolo: “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”. Obiettivo dell’evento è quello di far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nel fare di internet un luogo positivo, inclusivo, di crescita e soprattutto sicuro. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (Miur), si inserisce nel “Safer Internet Day 2017”, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete istituita e promossa dalla Commissione europea che è giunta alla sua XIV edizione.
L’hate speech
Da una recente indagine sull’hate speech, condotta da Skuola.net e dall’Università degli Studi di Firenze, emerge che il 40% degli intervistati, tra i 14 ed i 18 anni, ha dichiarato di trascorrere online più di 5 ore al giorno. Whatsapp è il più usato per gli scambi social fra gli adolescenti (80,7%), seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%). Sono tanti i motivi per i quali si può rimanere vittima di cyberbullismo, dalla semplice apparenza (magari caratteri troppo timidi o per via dei vestiti che si portano) ai difetti fisici, dal fatto che si è bravi a scuola ai gusti musicali, senza dimenticare la provenienza geografica e ovviamente gli orientamenti sessuali (rispettivamente il 43% ed il 56% dei casi registrati). Nell’82,4%, secondo dati di Telefono Azzurro, le azioni aggressive sono compite da amici o compagni di classe, da gente che si conosce insomma, e nel 10% si tratta di persone adulte. Attraverso la linea dedicata 196.96 e la chat, nel corso dell’anno scolastico 2015-2016, l’associazione ha gestito quasi un caso al giorno di bullismo e cyberbullismo, per un totale di 270. Il 62% dei casi ha riguardato situazioni di bullismo, mentre nel 28% dei casi la richiesta di aiuto era invece riferita a situazioni di abusi, fragilità familiari o problemi relazionali. Se sono i ragazzi (l’89,5%) le vittime principali degli episodi di violenza da parte dei loro coetanei, in particolare a scuola, oltre una ragazza su sei è coinvolta invece in episodi di cyberbullismo (il 16,7%). E l’età delle vittime si sta abbassando. I bulli sono generalmente maschi, amici o conoscenti della vittima, ma in un caso su quattro a compierli è invece una “bulla”.