Il 21 febbraio è la 10° GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

Sordociechi in Italia
Sordociechi in Italia

L’alfabeto Braille

Toccare le lettere è possibile grazie all’alfabeto Braille, una straordinaria invenzione per i non vedenti. E’ grazie al Braille che i ciechi sono in grado di scrivere, di leggere e di comunicare per iscritto tra di loro. Il Braille è, per il non vedente, condizione essenziale di una piena autonomia e di una efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale. A due secoli dalla sua nascita, il Braille mantiene intatta la propria versatilità e universalità, risultando, in una parola, attuale. Ogni anno, il 21 febbraio, ricorre la Giornata nazionale a lui dedicata. La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza volta a sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007. La sua celebrazione contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco a soli tre anni in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre. La data è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco. “Il Braille è un sistema che aiuta più di trenta milioni di ciechi nel mondo – dichiara il Presidente nazionale dell’Unione Mario Barbuto: è diventato la ‘vista’ dei ciechi. Così come i vedenti usano gli occhi per leggere qualsiasi libro e giornale, noi abbiamo il braille, unico strumento che consente un accesso diretto e non mediato alla cultura”. Numerose sono le iniziative promosse dalle sezioni territoriali e dai Consigli regionali dell’Unione in tutta Italia che vogliono sottolineare l’importanza del Braille e la sua attualità. Ricordiamo il convegno organizzato a Pistoia, Capitale Italiana della Cultura, nella giornata di sabato 18 febbraio dal titolo “Il valore della testimonianza e dell’impegno a 10 anni dalla scomparsa di Carlo Monti” che vedrà la partecipazione di numerosi relatori: Nicola Stilla, presidente del Club Italiano del Braille, Don Andrea Bigalli, Tommaso Daniele, Presidente Onorario Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Emanuela Scribano, Università di Venezia, e del Presidente Nazionale Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto, di Antonio Quatraro, Presidente Regionale Toscana UICI, insieme a Virgilio Moreno Rafanelli, Vice Presidente Sezione Pistoia UICI e a Barbara Leporini, Consigliere Regionale UICI. “Il sistema Braille, inventato a Parigi quasi duecento anni fa, ha rappresentato e ancora oggi rappresenta per tutti ciechi nel mondo, la vera opportunità per respingere lo spettro dell’analfabetismo e per fruire, al pari degli altri cittadini, dell’istruzione, della cultura, dell’informazione – dichiara il Presidente nazionale dell’Unione Mario Barbuto. La modernità e l’efficacia del sistema, se mai ve ne fosse ancora bisogno, sono ulteriormente dimostrate dal suo impiego sempre più ampio nell’ambito delle tecnologie informatiche e digitali, dove oggi viene addirittura integrato sotto forma di tastiera virtuale come mezzo di scrittura touchscreen.”

Per ulteriori informazioni
Chiara Giorgi
Per l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Email: chiagiorgi@gmail.com